«Dopo Tokyo era difficile riconfermarsi, comunque c’erano tante aspettative. Siamo cresciuti molti in questi anni, siamo migliorati anche dal punto di vista dei materiali però non è bastato contro l’Australia, non è bastato a portarci in lotta per l’oro. Abbiamo lottato fino ad oggi, tutti i giorni partivamo come se fosse la prova della vita e ogni volta abbiamo sofferto tantissimo per portare a casa il risultato. Devo dire grazie a questi fantastici ragazzi, perché è anche grazie a loro che oggi siamo qua con questa medaglia veramente pesante al collo e siamo veramente felici di rappresentare la nazionale italiana qui davanti al grande pubblico». Così Filippo Ganna, componente del quartetto azzurro che ha vinto la medaglia di bronzo nell’inseguimento a squadre maschile nel ciclismo su pista, a Casa Italia dopo la conquista della medaglia. Il quartetto azzurro composto da Ganna, Simone Consonni, Francesco Lamon e Jonathan Milan ha superato la Danimarca nella ‘finalina’. «Non è la fine, ci saranno ancora tante cose da fare in futuro. Quindi adesso un pochettino di stacco, recuperare di testa e poi dopo si vedrà», ha aggiunto Ganna. (LaPresse)