Slitta il decreto aiuti per Kiev. La Lega: «Altre le urgenze»

Slitta il decreto “cornice”. Il governo prende tempo e rimanda in là l’approvazione del provvedimento che permette di inviare aiuti militari all’Ucraina per tutto il 2026. Diventato un caso nel centrodestra, mentre le trattative per la tregua fra Russia, Usa e Ucraina entrano in una fase vorticosa.

IL GIALLO DEL DECRETO

Il “giallo” inizia di prima mattina. Con la convocazione del pre-Consiglio dei ministri che inizia a circolare a Palazzo Chigi. Dentro c’è anche il decreto che proroga la spedizione di pacchetti militari al governo di Zelensky. Nel pomeriggio la marcia indietro: dalla bozza finale il provvedimento sparisce. Sarà riproposto la prossima settimana o quella successiva, garantiscono dai piani alti del governo smentendo tensioni. Ma intanto la politica si accapiglia e anche la maggioranza suona spartiti diversi. Esulta la Lega con il senatore Claudio Borghi che su X commenta sibillino: «Purtroppo c’erano altre questioni urgenti». Rincara Matteo Salvini dall’assemblea di Alis: «Mettere fine al conflitto tra Russia e Ucraina è un bene per chi muore al fronte e per l’economia italiana ed europea e chi si mette in mezzo a un accordo non fa il bene dell’Italia e dell’Europa». Opposto il giudizio di Fratelli d’Italia, «proseguire gli aiuti militari all’Ucraina è un atto doveroso» mette a verbale Ylenja Lucaselli. Mentre il leader azzurro e ministro degli Esteri Antonio Tajani conferma il sostegno alla resistenza: «L’invio di armi in Ucraina lo abbiamo sempre fatto. Non c’è nessuna escalation, è il mantenimento dello status quo».

Fatto sta che il decreto “cornice”, in serata, non figura più nel menù del Cdm. «Decisione che preoccupa e interroga» l’affondo da Italia Viva di Enrico Borghi. Condivisa dalla stessa premier Giorgia Meloni nella convinzione che sia più prudente attendere gli sviluppi delle prossime ore sul fronte internazionale, dai colloqui Putin-Witkoff al possibile vertice fra ucraini e americani a Bruxelles. Entro Natale, assicurano, il decreto che permette di inviare altri pacchetti dovrebbe avere la bollinatura finale.

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