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Sinner positivo, come funziona l’antidoping nel tennis? Paradosso controlli affidati all’Itf. nel 2016 il caso Sharapova


La notizia della positività (e immediata assoluzione) di Jannik Sinner fa il giro del mondo e scuote il mondo delle racchette. Sì, perché il tennis vive una condizione particolare. I controlli antidoping sono gestiti principalmente dalla stessa Federazione Internazionale di Tennis (ITF), in collaborazione con l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA). La ITF ha sviluppato un programma antidoping specifico per il tennis, chiamato Tennis Anti-Doping Programme (TADP), che segue le linee guida del Codice Mondiale Antidoping emanato dalla WADA.

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Gestione e Organizzazione dei controlli

ITF: La Federazione Internazionale di Tennis è l’ente principale che coordina e gestisce i controlli antidoping nel tennis.

Questo include sia i test in competizione che fuori competizione, garantendo che i giocatori siano monitorati durante tutto l’anno.

WADA: L’Agenzia Mondiale Antidoping stabilisce le regole globali attraverso il Codice Mondiale Antidoping. Anche se la WADA non effettua direttamente i test nel tennis, essa supervisiona e guida i programmi antidoping delle varie federazioni sportive, inclusa la ITF.

National Anti-Doping Organizations (NADO): Ogni paese ha la propria organizzazione antidoping, che collabora con la ITF per condurre test sui giocatori nei tornei nazionali e internazionali.

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Regole principali del programma antidoping nel tennis

  • Test in Competizione e Fuori Competizione: I test antidoping possono essere effettuati sia durante le competizioni che al di fuori delle competizioni. I giocatori possono essere sottoposti a test a sorpresa in qualsiasi momento e luogo, anche durante l’allenamento o quando sono in vacanza.
  • Whereabouts Rule: I giocatori di tennis di alto livello devono fornire informazioni dettagliate sulla loro posizione per essere reperibili per i test a sorpresa. Questo sistema è noto come «Whereabouts Rule» e fa parte di un programma chiamato Registered Testing Pool (RTP).
  • Sostanze Vietate: La lista delle sostanze vietate è redatta dalla WADA e aggiornata ogni anno. Questa lista include farmaci e sostanze che migliorano le prestazioni, come steroidi anabolizzanti, stimolanti, ormoni della crescita e anche alcune sostanze che potrebbero essere presenti nei farmaci comuni, ma sono vietate per gli atleti.
  • Esenzioni per Uso Terapeutico (TUE): Se un giocatore ha una condizione medica che richiede l’uso di una sostanza vietata, può richiedere una Esenzione per Uso Terapeutico (TUE). Questa esenzione permette all’atleta di utilizzare una sostanza specifica senza incorrere in sanzioni, purché l’uso sia giustificato a livello medico.
  • Sanzioni: Gli atleti trovati positivi a sostanze vietate possono affrontare sanzioni che vanno dalla squalifica temporanea fino a quella a vita, a seconda della gravità della violazione. Le sanzioni possono includere la squalifica dai tornei, la revoca dei titoli e la perdita dei premi in denaro.
  • Appelli: Gli atleti hanno il diritto di appellarsi contro una decisione antidoping. Gli appelli vengono solitamente gestiti dal Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS), che esamina il caso e può confermare, ridurre o annullare la sanzione.

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Processi di Controllo

  • Raccolta dei Campioni: I campioni di urina e, in alcuni casi, di sangue vengono raccolti dagli ufficiali antidoping. Il processo è strettamente monitorato per garantire che non ci siano possibilità di manipolazione dei campioni.
  • Analisi dei Campioni: I campioni vengono inviati a laboratori accreditati dalla WADA per l’analisi. Questi laboratori utilizzano tecnologie avanzate per rilevare la presenza di sostanze vietate.
  • Confidenzialità: Tutte le informazioni relative ai test antidoping, inclusi i risultati e le indagini, sono trattate con la massima riservatezza.

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I precedenti nel tenns, il caso di Maria Sharapova

Nel corso degli anni, diversi tennisti sono stati trovati positivi al doping, alcuni dei quali sono tra i più noti nel mondo del tennis. Ecco una lista dei principali tennisti coinvolti in casi di doping:

1. Maria Sharapova

Anno: 2016
Sostanza: Meldonium
Dettagli: Sharapova è stata squalificata per 15 mesi dopo essere risultata positiva al meldonium durante gli Australian Open 2016. Il meldonium era stato aggiunto alla lista delle sostanze vietate dalla WADA a partire dal 1° gennaio 2016.

2. Andre Agassi

Anno: 1997 (confessione successiva)
Sostanza: Metanfetamine
Dettagli: Agassi ha ammesso nel suo libro «Open» di aver fatto uso di metanfetamine nel 1997. All’epoca, fornì una giustificazione errata alla ATP, che archiviò il caso senza sanzioni.

3. Marin Čilić

Anno: 2013
Sostanza: Niketamide
Dettagli: Čilić è stato sospeso per nove mesi (ridotti poi a quattro) dopo essere risultato positivo alla niketamide, una sostanza stimolante presente in un farmaco da banco che aveva assunto involontariamente.

4. Viktor Troicki

Anno: 2013
Sostanza: Non specificata (mancata fornitura di campione)
Dettagli: Troicki è stato sospeso per 18 mesi (ridotti poi a 12) per aver rifiutato di fornire un campione di sangue durante un controllo antidoping.

5. Richard Gasquet

Anno: 2009
Sostanza: Cocaina
Dettagli: Gasquet è stato sospeso per tre mesi dopo essere risultato positivo alla cocaina. L’atleta ha sostenuto di averla ingerita accidentalmente baciando una ragazza in una discoteca, e la sua sanzione è stata ridotta.

6. Martina Hingis

Anno: 2007
Sostanza: Cocaina
Dettagli: La cinque volte campionessa del Grande Slam è risultata positiva alla cocaina durante Wimbledon 2007. Hingis ha negato l’assunzione di cocaina ma ha deciso di ritirarsi dal tennis piuttosto che contestare la sanzione.

7. Wayne Odesnik

Anno: 2010 e 2015
Sostanza: HGH (ormone della crescita) e altre sostanze
Dettagli: Odesnik è stato squalificato per due anni nel 2010 per possesso di HGH e successivamente sospeso a vita nel 2015 per essere stato trovato positivo a diverse sostanze vietate.

8. Guillermo Cañas

Anno: 2005
Sostanza: Idroclorotiazide
Dettagli: Cañas è stato squalificato per due anni (ridotti poi a 15 mesi) per essere risultato positivo a un diuretico, idroclorotiazide, che può essere utilizzato per mascherare altre sostanze.

9. Mariano Puerta

Anno: 2005
Sostanza: Etilefrina
Dettagli: Dopo essere arrivato in finale al Roland Garros 2005, Puerta è stato trovato positivo all’etilefrina, un stimolante, e squalificato per otto anni (ridotti a due).

10. Greg Rusedski

Anno: 2003
Sostanza: Nandrolone
Dettagli: Rusedski è stato uno dei sette giocatori britannici trovati positivi al nandrolone nel 2003, ma è stato successivamente assolto dopo aver dimostrato che la sostanza era stata ingerita involontariamente tramite integratori forniti dall’ATP.

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