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Sinner batte Paul in tre set agli Us Open e si prende i quarti di finale (dove troverà Medvedev): «Dovrò dare il massimo»


Us Open: Jannik Sinner batte Tommy Paul in tre set e si prende i quarti di finale, dove troverà Medvedev. All’Artur Ashe Stadium è andata in scena la sfida degli ottavi tra il n. 1 del mondo e l’americano, 14° del seeding. Mercoledì è prevista la sfida con Medvedev.

I quarti di finale raggiunti, esattamente come due anni (suo miglior risultato) a New York, ci dicono alcune cose – riguardo a Jannik Sinner – e sono buone: il ragazzo sta psicologicamente uscendo dai giorni terribili che lo hanno accompagnato a quest’ultimo Slam dell’anno, e sta recuperando quel modus operandi che lo ha portato al livello che occupa, cioè il primo gradino della classifica mondiale.

La sfida a Medvedev è una sorta di finale anticipata, o comunque l’ultimo grande ostacolo verso la finale visto che gli altri due favoriti, Alcaraz (che avrebbe incrociato Sinner in una eventuale semifinale) e Djokovic (che Sinner avrebbe potuto trovare solo in finale) sono stati entrambi eliminati.

COSA HA DETTO SINNER

«Nei precedenti tornei americani non avevo trovato il mio tennis, ma ora è cambiato tutto e mi sento bene». Daniil Medvedev si prepara alla sfida nei quarti degli US Open contro Jannik Sinner, dopo aver battuto in tre set il portoghese Nuno Borges. «Con Sinner — ha proseguito il russo — abbiamo quasi sempre giocato dei match molto molto duri, eccetto un paio. E proverò a pensare maggiormente alla nostra sfida di Wimbledon, rispetto a quella di Melbourne…. Ci conosciamo molto bene ormai e cerchiamo di capire cosa farà l’altro, ma poi alla fine la decisione arriva sempre sui momenti decisivi: la palla break, il set-point… Senza dubbio sono consapevole del fatto che se voglio batterlo dovrò dare il meglio di me stesso» «Dico una cosa banale, ma nel tennis la parte mentale è decisiva — ha concluso il tennista russo — Penso che l’importante sia pensare sempre al prossimo step, al fatto che c’è sempre una prossima partita da giocare e un prossimo torneo da vincere. Ma per chi poi comincia a perdere di frequente, è complicato continuare a spingere a tutta. È normale avere dei cali. Chi riesce a restare concentrato sul futuro ha maggiori chance».

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