21.12.2025
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Technology

sicurezza, soft skills ma anche AI


Sicurezza sul lavoro, ma anche soft skills e AI. È il programma formativo di Amazon: si va dalla Safety School per i nuovi assunti ai percorsi per i manager che spaziano dalla prevenzione degli infortuni alla salute mentale. Particolare attenzione è data all’AI: «Abbiamo sviluppato specifici percorsi formativi specifici per permettere ai nostri dipendenti di comprenderne le potenzialità e imparare a utilizzarla in modo efficace e responsabile», spiega da Roma al Messaggero Elena Ceccolini, dean of Italian AMZL Academy».

Elena Ceccolini, il tema della sicurezza sul lavoro è sempre centrale. Qual è l’approccio di Amazon?
«La sicurezza sul lavoro è un valore fondamentale in Amazon, integrato in ogni aspetto delle nostre operazioni. Proprio per questo, grande attenzione è dedicata al processo formativo in materia, che prevede un percorso completo e multilivello, che si aggiunge a quanto previsto per legge. Il personale operativo, infatti, dopo aver eseguito la formazione obbligatoria, partecipa in campo alla Safety School, un programma dedicato ai nuovi assunti e propedeutico allo svolgimento di qualsiasi attività operativa. Naturalmente le competenze in tema di sicurezza sono consolidate attraverso un sistema di aggiornamenti periodici. Un altro elemento distintivo è costituito dalla formazione dedicata ai manager, con un programma intensivo che combina attività sul campo a sessioni teoriche su temi che spaziano dalla prevenzione degli infortuni alla salute mentale. In relazione a quest’aspetto, peraltro, Amazon si impegna per eliminare ogni stigma: supportiamo i manager nella costruzione di un ambiente di lavoro in cui ogni dipendente si senta sicuro nell’esprimere apertamente preoccupazioni e suggerimenti, senza timore di giudizi o ripercussioni. La formazione è erogata tramite diversi canali: sessioni pratiche, training ergonomici, simulazioni e programmi di e-learning continuo. I nostri formatori sono costantemente presenti sul campo, garantendo che le procedure vengano comprese e applicate correttamente. Oltre ai corsi di formazione e agli aggiornamenti obbligatori, ogni ruolo prevede specifici percorsi di aggiornamento periodici, dedicati alla sicurezza dei singoli processi operativi. A supporto di questo approccio formativo abbiamo sviluppato un sistema di segnalazione in tempo reale, disponibile per tutti i dipendenti, che non solo serve per identificare potenziali rischi, ma rappresenta uno strumento formativo in grado di sviluppare una mentalità proattiva nei confronti della sicurezza».

Quali sono le materie su cui si articola il percorso formativo dell’Academy destinata ai manager del cosiddetto “ultimo miglio”?
«La formazione dei nostri manager segue un approccio bilanciato che alterna teoria e pratica sul campo. Il percorso include settimane dedicate all’approfondimento teorico dei processi per aiutare i manager ad assumere un’ottica di miglioramento continuo. Queste sessioni si alternano a settimane sul campo, in cui si sperimentano direttamente i processi operativi. Questo approccio pratico permette di consolidare le conoscenze teoriche attraverso l’esperienza diretta. Un altro elemento fondamentale del percorso è la settimana dedicata allo sviluppo delle cosiddette soft skills, essenziali per una efficace gestione del personale. Durante questa fase, i manager si concentrano su competenze cruciali come la gestione di conversazioni difficili, il time management e come essere leader inclusivi, strumenti indispensabili per guidare i propri team con efficacia».

La formazione ha la necessità di essere misurata: come viene calcolato il suo ritorno dell’investimento o ROI?
«La misurazione dell’efficacia della formazione è un processo articolato che considera molteplici dimensioni: dal miglioramento delle performance di sicurezza, all’efficacia dei nostri manager attraverso feedback strutturati, al livello di coinvolgimento dei team. Particolare attenzione viene data agli indicatori qualitativi, come la crescita professionale dei manager, la loro capacità di sviluppare i team e implementare le procedure e le metodologie apprese. Osserviamo anche l’impatto positivo sulla capacità di ritenere talenti e sulla creazione di un percorso di sviluppo interno. La vera misura del successo si riflette nella capacità dei nostri manager di guidare team efficaci e sicuri, contribuendo alla crescita sostenibile dell’organizzazione».

Come state affrontando i cambiamenti legati all’AI? 
«Il nostro approccio all’intelligenza artificiale nella formazione è equilibrato e strategico. Da un lato, utilizziamo l’AI come strumento di supporto, mantenendo sempre centrale il ruolo fondamentale dell’interazione umana nel processo di apprendimento. Parallelamente, abbiamo sviluppato specifici percorsi formativi dedicati all’AI, per permettere ai nostri dipendenti di comprenderne le potenzialità e imparare a utilizzarla in modo efficace e responsabile nel proprio lavoro quotidiano. L’obiettivo è fornire gli strumenti necessari per sfruttare al meglio queste nuove tecnologie, mantenendo sempre un approccio consapevole. L’AI ci aiuta ad automatizzare aspetti più ripetitivi, come ad esempio il monitoraggio delle attività formative, permettendo ai nostri istruttori di concentrarsi maggiormente sugli aspetti qualitativi dell’insegnamento e sull’interazione diretta con i partecipanti. L’AI è quindi uno strumento prezioso che integra, ma non sostituisce, l’esperienza e la guida dei nostri formatori».

Da ultimo, chiudiamo con una domanda personale: quali doti di leadership ha affinato grazie all’esperienza ventennale maturata nell’Aeronautica Militare?
«L’esperienza in Aeronautica Militare mi ha insegnato principi di leadership che si sono rivelati preziosi nel mio percorso professionale. La gestione di situazioni complesse mi ha insegnato l’importanza della preparazione meticolosa e dell’attenzione ai dettagli, così come la capacità di mantenere lucidità sotto pressione, nonché direi una forte capacità di adattamento. Un insegnamento fondamentale è stato comprendere che una leadership efficace si basa sulla responsabilità e sull’esempio, ma soprattutto sulla capacità di creare un ambiente di fiducia reciproca, dove ogni membro del team si sente parte integrante di un obiettivo comune. In particolare, l’attenzione costante alla sicurezza, elemento imprescindibile in ambito militare, si è rivelata preziosa nel mio ruolo attuale, dove la cultura della sicurezza è altrettanto centrale. Sarò sempre grata per questa esperienza che mi ha permesso di maturare principi e valori che continuano a guidare il mio approccio professionale quotidiano».


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