«Siamo carichi per il Venezia. Un orgoglio indossare la fascia, ma qui ci sono sette capitani»

A due giorni dall’esordio ufficiale c’è grande attesa in casa Lazio. I biancocelesti apriranno le danze contro il Venezia domenica all’Olimpico e in attesa delle parole di Baroni ci ha pensato capitan Zaccagni a fare il quadro della situazione: «Ci aspetta una bellissima stagione. Siamo carichi per il debutto contro il Venezia, dove sono cresciuto un anno in prestito. Il lavoro durante il precampionato è stato buono, abbiamo tanta fiducia nella squadra e nel nostro percorso perciò non vediamo l’ora di iniziare».

Lazio, le parole di Mattia Zaccagni

Sul campionato: «Sarà una Serie A sempre più competitiva, dove le squadre che erano già forti si sono rinforzate e quelle che lottano per non retrocedere hanno calciatori interessanti». Sulla fascia da capitano: «È un grande orgoglio. Immobile? Quando sono diventato capitano l’ho sentito. Ciro era molto felice, ha detto che ci sarà sempre per aiutarmi e ovviamente questo mi fa piacere. A parte chi è andato via — le sue parole nel Match Program di Lazio Style — comunque sono rimasti tanti giocatori importanti. Ci sono almeno sette capitani nello spogliato».

Sulle differenze col passato: «l figli (ride, ndr). A parte tutto, mi è cambiata la vita e avere due figli ti aiuta a centrare quello step in più nel processo di maturazione. Ora sono davvero pronto a prendermi certe responsabilità».

Zaccagni elogia Castellanos

Sui compagni: «Chi non ha ancora mostrato tutte le sue capacità? Dico Castellanos. Probabilmente ora è anche un po’ più libero a livello mentale senza Immobile. Secondo me farà una grandissima stagione, e lo aspettiamo tutti». Sul numero 10: «La scelta è nata da un giorno all’altro. Pensa, anche a Verona avevo il 10 poco prima di arrivare alla Lazio. Per me è sempre stato un numero speciale, al di là delle caratteristiche tecniche. Mi dà grandi responsabilità e poi lo eredito da Luis Alberto: ne abbiamo parlato ed è stato contento della mia scelta». Infine nessun dubbio sul più forte nel suo ruolo: «Facile, Vinicius Jr».