Al suo secondo business plan (2025-2027), dopo aver completato in meno di un anno le dismissioni e riportato al centro la disciplina finanziaria, Flavio Cattaneo proietta l’Enel verso la fase di crescita e creazione di valore, mediante 43 miliardi di investimenti (26 nelle reti, 12 rinnovabili, 2,7 per i clienti), sette in più sul precedente piano), di cui oltre la metà in Italia, facendo ricorso anche ad acquisto di asset e a una politica dei dividendi rivista al rialzo: 0,46 euro per azione rispetto a 0,43 del piano precedente. L’ottimo stato di salute del gruppo gestione Cattaneo si evidenzia anche raffrontando la forte spinta dell’ebitda rispetto alla gestione precedente di Starace (+40% nel 2027 rispetto al 2022) senza dover ricorrere ad operazioni straordinarie. Nel 2027, si prevede che il margine lordo di gruppo aumenti fino a un valore compreso tra 24,1 e 24,5 miliardi e che l’utile netto ordinario del gruppo cresca fino a un valore compreso tra 7,1 e 7,5 miliardi.
Enel, l’estero trascina i conti»: margini e utile in netta crescita
GLI INDICATORI
La cura Cattaneo ha portato in particolare il rapporto debito netto/ebitda a 2,4 volte, uno degli indicatori di maggiore efficienza del settore che viaggia su 3,1. Con i conti in ordine, Enel torna ambiziosa. «Siamo pronti a iniziare un nuovo capitolo della nostra strategia», ha spiegato l’ad agli analisti presentando il nuovo piano strategico approvato domenica dal cda. «Enel punta a redditività, flessibilità, resilienza tramite allocazione del capitale che ottimizzi il profilo rischio-rendimento».
Enel mantiene salda la vocazione di portare avanti lo sviluppo delle rinnovabili, con 12 miliardi di investimenti. Su questo fronte Cattaneo ha aggiunto con la sua solita franchezza: «Servono le autorizzazioni e le regioni non le danno». Grande attenzioni anche alle reti che rappresentano un elemento essenziale della transizione energetica su cui il gruppo investirà 26 miliardi.
Redditività, sostenibilità ed efficienza restano i pilastri del manager che il mercato apprezza per i ripetuti turnaround realizzati con successo nel corso della sua carriera.
Nel piano prende infatti ulteriore forza l’azione per ridurre i costi: le efficienze previste passano da un miliardo del triennio precedente a 1,5 miliardi. Un esempio di ulteriore efficienza rispetto a quanto previsto nel Piano, è la costituzione di Newco che avrà lo scopo di consolidare gli asset di connessione esistenti e quelli nuovi. Un esempio di operatività della Newco potrebbe essere nel settore in forte crescita dei data center, che necessitano di energia e servizi di connessione. I benefici economici potenziali di queste iniziative non sono inclusi nel piano 2025-2027. In generale Cattaneo ha illustrato in modo molto franco la sua strategia: «Noi pensiamo agli azionisti, questo è il nostro approccio. Abbiamo una visione molto chiara: fare acquisizioni a prezzi validi e ragionevoli, ma se non troviamo nulla, possiamo premiare gli azionisti in altro modo: può essere un ricco dividendo o può essere un buy back».
Pur non facendo parte della nuova tabella di marcia, Il top manager ha affrontato uno dei temi di maggiore attualità del governo: il possibile ritorno al nucleare voluto dalla premier che ha messo in pista Enel. «Sulla newco nucleare — ha spiegato — la maggioranza sarà di Enel (e in minoranza ci saranno Ansaldo nucleare e Leonardo, ndr), penso che ne sarà chiusa a giorni la costituzione. Si concentrerà sullo studio dei nuovi reattori».
AL G20 A RIO CON MELONI
L’idea è quella di analizzare la fattibilità dei reattori di nuova generazione di tipo SMR e in prospettiva le altre tecnologie.
Appena terminata la presentazione del piano, l’ad è subito partito per il Brasile dove parteciperà oggi, al G20 assieme alla Premier Meloni. A Rio, sede dei lavori, Cattaneo incontrerà nuovamente i più importanti leader sud americani tra cui Lula, padrone di casa, il presidente dell’Argentina Milei e il presidente del Cile Boric per proseguire il dialogo volto a rafforzare i rapporti nelle aree in cui Enel è molto presente. Un intenso lavoro di diplomazia economica svolto in prima persona dal manager che, nei mesi scorsi, ha rafforzato le sinergie tra istituzioni pubbliche e mondo dell’impresa privata in un’ottica di sistema Paese che vede l’Italia sempre più come partner privilegiato per il settore energetico in quelle geografie.
Domani, Cattaneo proseguirà per il roadshow internazionale e presentare il nuovo piano agli investitori, facendo tappa qualche giorno a New York, poi Londra, Parigi e Francoforte.
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