«Stavo guardando la televisione. All’improvviso ho sentito gridare “aiuto, aiuto”. Poi, c’è stata una pausa, durata molto poco. Ho sentito di nuovo “aiuto, aiuto”, questa volta era più vicino e la voce più sofferente. Allora mi sono allarmata, mi sono alzata e sono andata alla finestra». A raccontare gli utlimi istanti di vita di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa con 4 coltellate la notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d’Isola (Bergamo) è una donna di 59 anni che abita in un appartamento al secondo piano del condominio del garage di via Castegnate sequestrato dopo l’omicidio. «Quando mi sono affacciata, ho visto la ragazza arrivare barcollando. Veniva da piazza VII Martiri e al primo momento ho pensato, poverina, che fosse ubriaca e che stesse male per quello», racconta sul Corriere della Sera.
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