Sembra non esserci pace per Jannik Sinner in merito alle polemiche. Prima il caos legato al suo «no» alla Coppa Davis 2025, adesso il risentimento da parte degli abitanti del Sudtirol dopo le sue recenti dichiarazioni a Sky Sport.
Il campione altoatesino di recente ha dichiarato: «Sono fiero di essere itaiano, sono molto contento di essere nato in Italia e non in Austria o da qualche altra parte perchè abbiamo tante eccellenze e possiamo competere con il resto del mondo». Questo in sintesi il concetto espresso da Jannik durante la chiaccherata con Federico Ferri (direttore Sky Sport). Anche queste parole però hanno destato polemiche, e non poche. Adesso la critica è di essere… fin troppo italiano.
Dal Sudtirol accusano Sinner di essere «troppo italiano»
L’Associazione dei Fucilieri Sudtirolesi (Südtiroler Schützenbund) ha pubblicato una lettera aperta diretta al numero uno del tennis mondiale, tirando in ballo proprio la sua recente affermazione sull’essere felice di essere nato in Italia e non in Austria.
«In una società libera, ognuno può definire la propria identità. La tua dichiarazione dunque è diritto di tutti e merita rispetto» sottolinea il comandante provinciale dei Fucilieri dell’Alto Adige, Christoph Schmid. «Ma, caro Jannik, sai anche che affermazioni come questa – soprattutto se escono dalla bocca di una personalità così nota – hanno un impatto che va ben oltre lo sport.
Vengono accolte con compiacimento non solo dai nazionalisti in Italia, ma allo stesso tempo sono viste con preoccupazione da alcuni qui da in patria. Perché toccano questioni di importanza centrale per noi: la nostra lingua, la nostra storia, la nostra identità» prosegue la lettera. «Questa stessa Austria che «rifiuti» si è instancabilmente impegnata per i diritti della popolazione sudtirolese in decenni difficili – politicamente, diplomaticamente e culturalmente. Senza questo impegno, la nostra attuale autonomia, la nostra prosperità e forse persino il tuo dialetto pusterese, unico e familiare, difficilmente sarebbero sopravvissuti». sottolinea Schmid.
«Parla con rispetto»
La lettera prosegue: «Per questo fa male quando personalità di spicco del nostro Paese, con parole avventate, danno l’impressione che questo legame storico e l’autonomia faticosamente conquistata siano diventati insignificanti. Quando in futuro ti verrà chiesto del tuo sentire nazionale, ti preghiamo di considerare la portata delle tue parole. Parla – se vuoi – della tua appartenenza all’Italia, ma fallo con rispetto verso tutti coloro che si identificano come sudtirolesi, ladini o membri di un’altra minoranza» si legge nella lettera aperta degli Schützen. «Proprio tu, che viaggi tanto per il mondo, sai che l’apertura e la diversità non significano debolezza, ma forza».
La lettera si chiude, però con dei complimenti nei confronti di Jannik Sinner: «Ti ringraziamo per la comprensione e, soprattutto, per la gioia che ci regali con il tuo straordinario talento. Sei un grande atleta, un modello per molti giovani, e ti auguriamo un continuo successo nel tuo percorso».
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