L’inchiesta sul delitto di Garlasco si concentra su sei punti contro Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi. Tra le prove, il Dna trovato sulle unghie della vittima, che corrisponde alla linea maschile della famiglia Sempio, sebbene la difesa sostenga che si tratti di un trasferimento secondario. Un altro elemento rilevante è il ticket del parcheggio di Vigevano, che Sempio ha fornito come alibi, ma che i carabinieri ritengono falso. Le telefonate fatte da Sempio a casa Poggi, i cui dettagli sono emersi dai tabulati, e l’impronta «33» su un muro, che coinciderebbe con la sua, sarebbero altre prove contro di lui. Inoltre, il movente – ancora coperto dal segreto investigativo – potrebbe collegare Sempio e la vittima, sebbene l’imputato abbia sempre negato un legame diretto con Chiara. Infine, un’indagine parallela sulla presunta corruzione nelle indagini del 2017 potrebbe complicare ulteriormente il quadro accusatorio. (LaPresse) —
