«Ma dov’è Elly?». Se lo chiedono, ormai da qualche giorno, i maggiorenti del Pd. Perché a differenza degli altri leader di partito, a destra come a sinistra, ad agosto la segretaria dem sembra aver scelto di prendersi una pausa dal can can mediatico quotidiano. Zero interviste ai giornali, zero comparse in tv. Qualche dichiarazione scritta, sì, ma pur sempre centellinate, attraverso i canali social oppure affidate al fido portavoce Flavio Alivernini.
Renzi, ritorno alla festa dell’Unità: «Ora costruire l’alternativa»
Proprio come l’anno scorso (quando solo a parlamento riaperto si seppe che aveva trascorso qualche giorno in Grecia con la compagna, Paola Belloni), la segretaria dem ha scelto di staccare — quasi — completamente per un po’. Un modo per ricaricare le batterie in vista delle sfide d’autunno, certo: dalle Regionali in Liguria, Umbria ed Emilia Romagna, dove il Pd sogna di fare filotto, alla costruzione dell’alternativa al centrodestra, con le «bizze» tra alleati da gestire.
La strategia
Ma anche una strategia, scommettono i suoi. Lasciar decantare il polverone sollevato dalla svolta di Matteo Renzi in direzione centrosinistra. E soprattutto dalle reazioni di Cinquestelle e Verdi-sinistra, che hanno subito chiesto all’ex premier un’abiura del passato innescando un dibattito frenetico in casa centrosinistra. Meglio lasciare che gli animi si raffreddino, è l’idea della segretaria. Fedele all’unica linea che intende continuare a mantenere: sulla costruzione delle alleanze il Pd non mette veti e non è disposto a subirne.
Per ora, insomma, meglio che a vedersela tra loro siano gli alleati stessi. A cominciare da Renzi, in fase di grande attivismo mediatico e non solo (il 28 agosto tornerà a una festa dell’Unità dopo due anni di assenza, a Pesaro, con la benedizione del Nazareno).
Nel frattempo, la leader dem prepara il ritorno sulla scena. Alla festa nazionale dell’Unità di Reggio Emilia, che parte venerdì e finisce l’8 settembre, con la serata conclusiva la cui mattatrice sarà proprio Schlein. Ma la segretaria si farà vedere già prima tra gli stand e le cucine della festa, sono convinti i suoi. E tornerà alla carica proprio sui temi su cui ritiene di poter mettere in difficoltà il governo e cementare il campo largo: la sanità, il salario minimo, il no all’autonomia differenziata con lo sprint finale alla raccolta firme per il referendum.
Chiamata a raccolta
Del resto Schlein ha già chiamato a raccolta i suoi per la kermesse di fine agosto. «Avremo l’opportunità di confrontarci su temi cruciali, come la nostra battaglia per il salario minimo, la difesa della sanità pubblica, di impegnarci ulteriormente contro chi vuole spaccare il Paese e attaccare la Costituzione, per un’Italia dei diritti, antifascista, di giustizia sociale e climatica», recita l’appello lanciato dalla segretaria: «Per costruire l’alternativa».
Il programma dell’evento verrà svelato solo domani. Ma si prevede una carrellata di big del Pd e pure di alleati, a cominciare dai Cinquestelle con cui sono previsti dibattiti. Non mancherà Michele De Pascale, candidato dem a succedere a Stefano Bonaccini alla guida dell’Emilia, e potrebbero esserci anche gli altri due aspiranti governatori Stefania Proietti (Umbria) e Andrea Orlando (Liguria).
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