25.05.2025
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Technology

scarsa conoscenza del valore della formazione


Arriverà nel giro di una settimana, massimo dieci giorni, il decreto attuativo del ministero del Lavoro che sblocca il nuovo fondo competenze da 700 milioni. Le aziende che attuano progetti di formazione interna per i propri dipendenti anche quest’anno potranno ottenere un contributo a fondo perduto fino al 60% del valore del costo del lavoro impiegato. Ad annunciarlo è stato il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, durante la seconda edizione del Digit’Ed Fast Forward, evento che si è svolto ieri a Roma con il focus sulla formazione dei lavoratori e dei manager nelle aziende. Formazione indispensabile, viste le transizioni ambientale e tecnologica in corso, ma di cui non sempre si capisce l’importanza. Secondo Digit’Ed, infatti, solo l’1% per cento delle aziende è in grado di stimare il ritorno sull’investimento in formazione, facendo emergere la necessità di implementare nuovi approcci e strumenti nella gestione del personale.

LA MISURA
Intervenuto in videocollegamento, poi, il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha annunciato che in uno dei prossimi consigli dei ministri arriverà una nuova norma per la staffetta generazionale nelle pmi.
Torneranno quindi nella prossima legge annuale sulle piccole e medie imprese i contributi per il pre-pensionamento dei lavoratori più anziani in cambio dell’assunzione di personale under 35. «La misura — ha spiegato Urso — prevederà un meccanismo per la prosecuzione dell’apporto dei lavoratori vicini alla pensione, per trasferire ai nuovi assunti il know how di cui hanno bisogno. In questo percorso occorre l’impegno di aziende come Digit’Ed nella formazione». «La formazione — per il chairman di Digit’ed, Gianandrea De Bernardis — è una leva strategica per le aziende e, in un mercato in continua evoluzione, ha un ruolo centrale, al pari degli investimenti hi-tech. Sempre più ad sono consapevoli di quanto sia cruciale il legame tra competenze e profitti aziendali». E, a proposito di amministratori delegati, erano presenti all’evento l’ad di Acea, Fabrizio Palermo, l’ad di Ferrovie dello Stato, Stefano Donnarumma, l’ad di Msd, Nicoletta Luppi e l’ad di Engineering, Maximo Ibarra.

I MANAGER
Per Palermo in questo momento è «essenziale la formazione dei dipendenti sull’innovazione, a partire dalla sempre maggiore diffusione dell’Ia e del machine learning, per proporre percorsi di reskilling al personale già assunto e attirare nuovi talenti». La sfida, per l’ad di Acea è « innovare mantenendo lo stesso buon livello di servizio: la centralità del capitale umano nei prossimi anni dovrà essere tutelata e conciliata con i nuovi trend di sviluppo». Donnarumma ha invece spiegato che «l’obiettivo di Fs è mettere a sistema le esperienze sulla formazione delle diverse aziende del gruppo, allineandole ai nostri obiettivi. Anche grazie alla formazione siamo tra le società ferroviarie migliori al mondo, nonostante i problemi che possono capitare come il guasto di ieri». Ibarra, invece, ha sottolineato un diverso modello di formazione. «Visto che facciamo fatica a trovare le competenze tecnologiche di cui abbiamo bisogno — ha detto — abbiamo un’accademy interna che forma persone con un background anche non scientifico. Ma, siccome c’è anche l’inverno demografico, dobbiamo aumentare la produttività degli attuali dipendenti, anche in cambio di vantaggi economici. E soprattutto dobbiamo vincere l’inerzia al cambiamento di alcuni con una formazione che stimoli i dipendenti a raggiungere gli obiettivi aziendali».
Durante l’evento sono state anche premiate le aziende partner con i progetti formativi «più originali ed efficaci» degli ultimi anni: Fs, Edison e Fincantieri.

 

 

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