dal nostro inviato a Cernobbio
Alla fine Giorgia Meloni oggi non è stata a Verona. La premier — come annunciato in mattinata — ha dato il via ai lavori del G7 dei presidenti dei Parlamenti nazionali solo in video collegamento. Un cambiamento d’agenda che se, tra i ministri, viene definito «una possibilità preventivata» e motivato attraverso i tanti impegni di Meloni nel weekend (a cui si è aggiunto un bilaterale con Volodymyr Zelensky a Cernobbio questa sera), fa inevitabilmente pensare alla possibilità che sia connesso al caso che riguarda Gennaro Sangiuliano.
G7 Parlamenti, Meloni a Verona solo in collegamento video e si scusa: «Non riuscivo a venire fisicamente»
Meloni e il G7 di Verona
Qualsiasi evento in cui la premier possa trovarsi a tu per tu con i giornalisti rischia infatti di trasformarsi in un’occasione scivolosa. Dopo che Meloni ha rinnovato in diretta televisiva la propria fiducia al ministro, si sono aggiunti dettagli e dichiarazioni che sembrano complicare la posizione di Sangiuliano. Per di più la premier preferirebbe con ogni probabilità continuare ad evitare che le venga chiesto conto delle dichiarazioni con cui Maria Rosaria Boccia ha sostenuto che un componente del suo esecutivo sia sotto ricatto.
Motivo per cui, a quanto si apprende, Meloni avrebbe valutato anche di disertare fisicamente il resto degli impegni prefissati nel weekend. Vale a dire il forum Ambrosetti sul Lago di Como e il saluto agli atleti della nazionale paralimpica italiana a Parigi. La fuga in avanti di Zelensky che ha fatto sapere di un bilaterale e l’appuntamento di ieri sera con Antonio Tajani a palazzo Chigi per prepararlo sembrano però aver fatto decadere questa possibilità.
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