11.05.2025
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Fashion

Rivoluzione Chanel: finisce l’era Viard


Nella giostra un po’ impazzita dei cambi dei direttori creativi Chanel era stata, finora, fuori dai giochi. Finora, appunto. Perché ieri ha confermato a Vogue Business i rumors che già da qualche tempo si rincorrevano senza sosta su un imminente cambio alla guida della maison di rue Cambon. Virginie Viard, 62 anni, parigina doc, presenterà la sua ultima collezione, quella couture, il 25 giugno a Parigi e, poi, darà formalmente un addio che è già stato decretato. 

IL VIAGGIO

Il suo viaggio sotto l’egida della doppia C e stato indubbiamente unico per i tempi veloci che si vivono. Era entrata da Chanel nel 1987 come stagista e di strada ne aveva fatta parecchia, guadagnando terreno fino a diventare il braccio destro di Karl Lagerfeld, che aveva seguito dal 1992 al 1997 da Chloé. Trent’anni da Chanel, culminati con la guida della direzione creativa una volta che il suo mentore era venuto a mancare nel 2019. In una delle ultime sfilate prima della sua morte, quando già la salute era traballante, proprio Lagerfeld l’aveva voluta al suo fianco a sancire una sorta di successione. E, proprio a proposito di uscite in passerella, aveva creato sospetto l’ultima, in occasione della presentazione della collezione Cruise della maison francese a Marsiglia, dove la Viard era apparsa più a lungo rispetto al solito, lei generalmente molto schiva, tanto da evitare interviste e foto. 

IL SUCCESSO

Recentemente, peraltro, era stata ufficialmente lodata da Chanel per l’incremento del fatturato della griffe, anche se, probabilmente, il tutto non era dovuto a un suo particolare estro creativo, per il quale non si era mai particolarmente distinta, ricalcando in qualche modo le orme del suo maestro e predecessore, ma all’aumento dei prezzi deciso dalla casa di moda. Meno di due settimana fa si parlava di questi risultati economici eccezionali, ovvero quasi 20 miliardi di dollari di fatturato nel 2023, perché la maison è davvero blasonata e basta il suo simbolo per creare aspettative, che, però, sembravano non essere più così tanto attese. Sui social, soprattutto, Virginie non era granché apprezzata. Anzi, le sue ultime collezioni erano state aspramente criticate. Ma, come sempre, nella moda morto un re se ne fa un altro o, quantomeno, non si piange troppo quello passato e inizia un toto nomi sul successore. 

LE CANDIDATURE

In questo caso si tratta di una poltrona molto ambita, perché Chanel è simbolo da sempre di savoir faire, di lusso, di esclusività e, soprattutto, viene da un lunghissimo periodo di dominio del cosiddetto Kaiser della moda e potrebbe essere una sfida molto interessante per qualsiasi designer portarla a nuovi splendori. Due le candidature più gettonate. Pierpaolo Piccioli e Hedi Slimane. Da quando il primo, a fine marzo, ha lasciato la casa di moda Valentino, in tanti hanno sperato che potesse trasferirsi all’ombra della Tour Eiffel. Sicuramente potrebbe trasformare ed esaltare gli stilemi di Chanel con la sua visione, con il suo talento innato e con la sua passione per l’haute couture. Insomma, potrebbe regalare grandi e interessanti sorprese e successi alla doppia C. Il secondo sarebbe colui che, in qualche modo, in tempi non sospetti, il “solito” Lagerfeld avrebbe visto bene come suo successore, tanto da farsi fotografare da lui nel 2016 e da dichiarare di essere dimagrito proprio per poter indossare gli abiti dalla silhouette affilata creati, all’epoca, da Slimane per Saint Laurent.

L’OUTSIDER

Dopo la sua esplosione in questa casa di moda, della quale rivoluzionò completamente il linguaggio, ora è alla guida di Celine, della quale ha rivisto completamente l’identità. Ma anche qui i rumors che non mancano mai lo vorrebbero prossimo all’addio. Infine, ci sarebbe anche un terzo nome che si fa a voce bassa. Quello di Simon Porte Jacquemus, trentaquattrenne che in pochi anni è balzato agli onori della cronaca e delle passerelle con il marchio che porta il suo nome. Per ora, come da copione, da parte di Chanel nessun annuncio. «Una nuova organizzazione creativa per la casa di moda», affermano in una nota «sarà annunciata a tempo debito». Non resta che aspettare quella che sarà senz’altro una nomina eccezionale.

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