Zero costi extra sugli aerei per chi accompagna in viaggio minori e disabili. Il Consiglio di Stato conferma la presa di posizione di Enac e respinge l’appello Ryanair sui sovrapprezzi applicati ai biglietti. I giudici hanno confermato la piena legittimità dell’azione dell’Ente nazionale per l’aviazione civile che ha interdetto, per ragioni di safety, la richiesta di costi extra da parte delle compagnie aeree per la prenotazione del posto contiguo agli accompagnatori dei passeggeri minori di 12 anni e dei disabili, ritenendo la pratica commerciale. «Il Consiglio di Stato — ha spiegato l’Enac — ha respinto l’appello proposto da Ryanair avverso la sentenza del Tar Lazio del novembre 2022. Secondo la tesi del vettore low cost non accolta dal Consiglio di Stato, la normativa comunitaria non prevederebbe alcun obbligo in base al quale la vicinanza tra minore e accompagnatore debba essere gratuita. Infatti, gli aspetti tariffari sarebbero rimessi, dalla normativa europea di settore, alla libera scelta imprenditoriale dei vettori aerei, nel rispetto dell’art. 22 del Regolamento Ce 1008/2008».
L’organismo amministrativo «diversamente ha accolto la tesi dell’Enac secondo cui la safety assicurata dalla vicinitas dell’accompagnatore non può essere considerata un servizio extra di cui poter beneficiare solo previo pagamento di un costo aggiuntivo. Nella sentenza si afferma, infatti, che la necessità della contiguità dei posti fra minore ed accompagnatore è chiaramente connessa all’obbligo di safety, il cui assolvimento grava sul vettore e non può essere condizionato al pagamento di alcun supplemento».
LA REAZIONE
Il presidente Enac, Pierluigi Di Palma, ha commentato: «Accogliamo con soddisfazione la pronuncia del Consiglio di Stato, che conferma un provvedimento fortemente voluto da me e dal direttore generale, Alessio Quaranta, nel luglio del 2021, con cui abbiamo imposto alle compagnie aeree l’assegnazione gratuita dei posti a sedere a minori e a persone a mobilità ridotta vicino ai loro genitori e accompagnatori».
Secondo Di Palma «si tratta di un ulteriore riconoscimento della mission dell’Enac a favore della centralità del passeggero nel sistema dell’aviazione civile e dell’interesse pubblico: il diritto alla mobilità deve essere garantito a tutti, nessuno escluso». La sentenza del Consiglio di Stato ha incoraggiato il Codacons a chiedere una interpretazione più ampia del provvedimento. «È sacrosanto il principio secondo cui minori e persone disabili o a mobilità ridotta devono viaggiare vicino a genitori e accompagnatori senza pagare costi aggiuntivi, ma questo diritto — ha suggerito l’associazione — dev’essere ora esteso alla totalità dei passeggeri indipendentemente dalla condizione individuale, eliminando gli extra costi per tutti gli utenti».
Secondo il Codacons «la volontà delle compagnie aeree di garantirsi nuovi introiti spinge gli operatori a porre in essere pratiche commerciali scorrette al fine di costringere al pagamento di costi aggiuntivi rispetto a quelli pubblicizzati per le varie tratte».
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