18.05.2025
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Politics

Regionali Umbria, perché Bandecchi potrebbe essere decisivo per la vittoria del centrodestra


Sale la febbre delle Regionali in Umbria, al voto il 17 e 18 novembre. Il centrodestra, dopo il successo ligure, ora crede nella doppietta. Anche qui sarà un testa a testa. A fare la differenza, come è stato in Liguria, saranno probabilmente poche migliaia di voti. E Stefano Bandecchi, sindaco di Terni e alleato del centrodestra con la sua Alternativa Popolare, sa di poter avere un ruolo nella partita. A maggio 2023, quando correva per Palazzo Spada, prese quasi 20mila voti. Un «tesoretto» che oggi può rivendicare per garantire alla governatrice del Carroccio Donatella Tesei il bis contro l’avversaria Stefania Proietti. 

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Bandecchi, «lo Scajola dell’Umbria»

Quacuno lo ha già rinominato «lo Scajola dell’Umbria», in riferimento al sindaco di Imperia campione di preferenze che in Liguria ha fatto la differenza convogliando sul candidato del centrodestra Bucci voti decisivi.

Oggi ad aspirare a quel ruolo in Umbria è appunto Stefano Bandecchi, fondatore dell’università telematica Niccolò Cusano ed ex presidente della Ternana Calcio fortemente radicato sul territorio.

Non lo hanno fermato i guai giudiziari, con 22 milioni di euro sequestrati dalla Guardia di Finanza sui conti dell’università e la Procura che indaga per evasione. Oggi i suoi occhi sono tutti per le Regionali perché, ha detto, «devo battere a tappeto il perugino, lì noi di Ap siamo meno forti, dobbiamo assolutamente salire al 3% sennò Tesei non ce la fa».

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Insomma, il sindaco di Terni, salito spesso alla ribalta per le sue ardite affermazioni, non si è risparmiato (e sembra chiaro non si risparmierà) neanche per queste Regionali. Prende appunti e fa i conti. E utilizza le sue, tipiche, affermazioni dirette e fuori le righe contro il nemico da battere. Come quando sull’avversaria Proietti, che va forte sui sondaggi, ha detto: «Si è tolta finalmente l’abito della pecora e ha mostrato il lupo che ha dentro, ha strappato in piazza l’altro giorno il programma della Tesei, una vera fascio-comunista, chieda scusa».

O come quando giorni fa si è fatto immortalare in un video — divenuto immediatamente virale — in cui appare con una mannaia in mano mentre dice: «Adesso cominciamo la campagna». Poi la precisazione: «Era il giorno di Halloween, volevo un po’ giocare». Atteggiamenti al limite che qualcuno, nel centrodestra stesso, continua a digerire a fatica. Ma che accetta di fronte alla necessità prioritaria di mantenere il leader di Ap in coalizione per la sua dote di voti, che si promette decisiva per una battaglia, quella umbra, che sarebbe per il centrodestra un nuovo traguardo da sventolare, specie in vista di una Manovra dalla coperta cortissima. 

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