Sul referendum dell’8 e 9 giugno il Pd va in pressing sul governo. «La maggioranza e il governo sono abili nello spostare dal tavolo tutte le questioni che potrebbero creare problemi alla destra. Ieri il governatore Panetta nella sua relazione ha toccato molti temi, con luci ed ombre sulla nostra situazione economica. Al centro il tema del lavoro — ha detto il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia — Alcuni dati positivi, altri negativi, aumento del lavoro povero. È tema di discussione su cui noi abbiamo da tempo avanzato la proposta del salario minimo, rifiutata dal governo. Tra una settimana si vota per i referendum e vorremmo conoscere quale è la posizione di Giorgia Meloni. Voterà sì o voterà no? O si nasconde anche lei dietro l’invito a non votare, dietro il non voto? Vorremmo saperlo», ha detto a Sky Agenda. «La verità — aggiunge — è che lei e il suo governo scappano. Un governo che si rispetti dovrebbe avere parole chiare e comunque non fare finta di nulla.
Noi lavoreremo fino all’ultimo giorno per portare più cittadini a votare».
Schlein: votare convintamente 5 sì
«Votare convintamente 5 sì», dice la segretaria del Pd Elly Schlein rispondendo ad una domanda sui referendum durante la trasmissione di Rai3 «Agorà». La segretaria ricorda che molti ragazzi nati in Italia dopo anni «non si vedono riconosciuta la cittadinanza, per questo si deve votare sì su questo quesito come si deve votare sì ai quesiti sul lavoro per cambiare delle leggi che tra l’altro non consentono di essere reintegrato a chi viene licenziato illegalmente e lavora in una piccola impresa».
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