19.10.2025
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Politics

Ranucci, solidarietà bipartisan dal mondo politico dopo l’attentato al conduttore di Report


Solidarietà bipartisan della politica per Sigfrido Ranucci. Immediate le reazioni dal mondo politico. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso “piena solidarietà al giornalista Sigfrido Ranucci e la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio da lui subito” si legge in una nota di Palazzo Chigi. “La libertà e l’indipendenza dell’informazione sono valori irrinunciabili delle nostre democrazie, che continueremo a difendere” conclude la nota. Anche i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini hanno manifestato la “totale solidarietà” al cronista e alla sua famiglia. “Ci sarà il massimo impegno delle forze di polizia per accertare rapidamente gli autori. Ho disposto il rafforzamento di ogni misura di protezione” dichiara il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Anche dal centrosinistra sono arrivate parole altrettanto nette: “L’attentato a Sigfrido Ranucci è un attentato alla democrazia e alla libertà di informazione. Un attacco vile e pericoloso a una persona già sotto scorta per aver svolto il suo lavoro di giornalista d’inchiesta. Richiede la reazione e la presenza delle istituzioni. Non possiamo accettare alcuna intimidazione al giornalismo d’inchiesta. Sia fatta piena luce sui responsabili e sulla matrice di questo gravissimo attentato. A Sigfrido Ranucci e a sua figlia voglio esprimere la massima solidarietà e la mia vicinanza, anche a nome di tutto il Partito democratico», ha dichiarato la segretaria del Pd, Elly Schlein
Anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha espresso la propria solidarietà, auspicando a delle indagini rapide che possano fare “chiarezza e consentano di punire velocemente i responsabili di questo inaccettabile atto di violenza”.
Ancora più duro il commento del capogruppo M5S alla Camera, Riccardo Ricciardi: “Quello che è accaduto questa notte a Sigfrido Ranucci è un fatto gravissimo, frutto di un clima d’odio alimentato nel tempo contro di lui e contro la trasmissione Report. Quando si delegittima, si insinua, si colpisce la credibilità di chi fa informazione libera, si prepara il terreno a gesti come questo. Certa politica ha una responsabilità diretta in tutto ciò. Le parole, le campagne di denigrazione, le accuse infondate non sono mai senza conseguenze. Ora è il momento di dire basta, di schierarsi apertamente e con coraggio. Bisogna stare dalla parte di Sigfrido Ranucci senza se e senza ma. Non solo con dichiarazioni di circostanza. È il momento che tutta la politica faccia quadrato. Difendere Ranucci oggi significa difendere la verità, la libertà e la democrazia di tutti”.
Sull’episodio indagano i magistrati dell’Antimafia di Roma. Secondo quanto accertato finora, circa un chilo di esplosivo sarebbe stato collocato tra l’auto di Ranucci e un cancello. I residui sono stati sequestrati e saranno sottoposti ad accertamenti. Le indagini dei carabinieri sono in corso, con l’acquisizione delle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, che potrebbero aver ripreso chi ha piazzato l’ordigno.
Al momento i magistrati della Direzione distrettuale antimafia — il procuratore aggiunto Ilaria Calò e il pm Carlo Villani — ipotizzano il reato di danneggiamento con l’aggravante del metodo mafioso.
Nel frattempo i componenti del Pd della commissione parlamentare antimafia hanno invitato Ranucci a presenziare in commissione per un’audizione per “acquisire elementi utili sull’attentato” e “accendere un faro sulla delicatissima situazione in cui si trova chi conduce, con coraggio, inchieste su fatti e vicende criminali, che colpiscono legalità e convivenza civile”.

L’attentato di stanotte a Ranucci riporta l’Italia a un clima che sembrava appartenere al passato, ma che oggi torna a mostrarsi con forza.


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