Delusione nel centrodestra: M5S non voterà Simona Agnes come presidente della Rai. E quindi? Non resta che sperare, per gli azzurri che sono i veri sponsor di Agnes, nell’aiutino che potrebbe provenire — più no che sì — da Italia Viva il cui rapporto con il centrosinistra sta ridiventando ballerino a causa degli attacchi di Conte.
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Insomma si andrà al voto in Vigilanza Rai e i voti (ne mancano due) per Agnes il centrodestra non li ha. La notizia ufficiale è di ieri, ma gli addetti ai lavori già sapevano che M5S ha chiuso le porte in faccia alle aspettative degli avversari con cui però in ambito Rai, per la formazione del Cda, Conte non è stato aventiniano come il Pd. Anzi ha rotto con i dem proprio su questo. Votare Agnes in Vigilanza Rai? «No, noi non voteremo, non parteciperemo al voto», dice per M5S Stefano Patuanelli.
I TEMPI
Maurizio Gasparri, Fii, si dice pronto ad allungare i tempi del voto anche all’infinito pur di non mollare la candidata prescelta. «Attenzione — dice il capogruppo forzista al Senato — potremmo anche decidere, visto che in Commissione non ci va nessuno, di non andare anche noi in Vigilanza». Pur di non far impallinare Agnes, e di evitare che FdI e Lega si accordino con M5S su un altro nome, Forza Italia è pronta a congelare tutto. Ma nel frattempo a presiedere la Rai sarebbe pro tempore il consigliere anziano, cioè il leghista Marano. Ma la presidente stellata della Vigilanza, Barbara Floridia, vuole invece bruciare i tempi. L’Ufficio di presidenza della commissione è convocato martedì prossimo, 8 ottobre. E non è escluso che la bicamerale possa quindi votare sul nuovo Cda già in settimana, mercoledì o giovedì. Avrà in quella occasione, ammesso che qualcuno partecipi alla seduta, la Agnes i 28 voti che le servono? Non li avrà (è ferma a 26 per ora). Ma, come accadde per Marcello Foa, magari successivamente potrebbe averli e questa è l’incognita e la speranza: arriverà un aiutino renziano?
M5S dice no a Agnes anche perché si sente in una botte di ferro. Sa che, anche senza trattare e cedere su Simona, la direzione del Tg3 l’avrà comunque. Perché i vertici di Viale Mazzini, e lo stesso governo, non possono far vedere che TeleMeloni si prende tutto e non lascia niente a nessuno. Quindi, Agnes o non Agnes, Senio Bonini è in rampa di lancio per l’ex TeleKabul e a Elly Schlein il personaggio, che pure è in quota contiana ma non etichettabilissimo, pare che in fondo non dispiaccia.
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