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Sondaggi Regionali, De Caro e Stefani verso la vittoria in Puglia e Veneto


A pochi giorni dall’apertura delle urne, sono i sondaggi a creare tensione tra le due coalizioni. Stando alle ultime rilevazioni dell’istituto Noto per la trasmissione di Rai1 Porta a Porta, se si votasse oggi in Campania il favorito sarebbe il candidato del centrosinistra, il pentastellato Roberto Fico. L’ex presidente della Camera si trova a quasi dieci punti di vantaggio sul candidato del centrodestra Edmondo Cirielli. Nonostante questo margine, c’è chi, come il presidente del Movimento Giuseppe Conte, non festeggia: “È un dato che non mi preoccupa, anzi mi conforta perché c’è un vantaggio, ma devo dire anche che questo non è adesso il momento di guardare qualche sondaggio” afferma l’ex premier.
Un dato commentato anche dal meloniano e candidato Edmondo Cirielli: “Su Napoli una settimana fa ci davano anche 19 punti sotto, oggi siamo a meno sette punti nei sondaggi, che sono molto concentrati su Napoli, provincia che pesa più del 50 per cento sul risultato complessivo”. “Oltre a quello di ieri, che indica un divario ridotto al 7% — ha aggiunto Cirielli — abbiamo un altro sondaggio di una settimana fa che dà lo stesso dato. Poi, un sondaggio di un paio di giorni fa della Ghisleri, fatto solo su Napoli e quindi anche molto più rappresentativo, ci dà sotto di 9 punti. Siccome la provincia di Napoli pesa più del 50%, aver recuperato tanti punti su Napoli significa complessivamente essere sopra”. “Al netto di questi sondaggi, che non dimentichiamo si basano molto su proiezioni visto che parliamo di 800 persone intervistate, c’è un grandissimo entusiasmo, nelle nostre liste tutte le manifestazioni con tutti i candidati sono super affollate, mentre l’altra parte si trova in difficoltà a fare eventi con poco più di dieci persone per il candidato presidente. Vale molto il dato dell’entusiasmo in un momento in cui c’è anche tanto astensionismo. Si conferma come i nostri elettori non siano solo quelli di centrodestra, ma anche tante persone che magari non si collocano da una parte o dall’altra, oppure sono scontente della sinistra, vogliono il cambiamento e ci sono vicine” conclude. Di fatti, c’è chi crede che la partita in Campania si giochi tutta in queste ultime settimane, visto che proprio il profilo di Cirielli è stato confermato tra gli ultimi, dopo un confronto interno al centrodestra tra chi spingeva per una candidatura civica e chi preferiva una figura istituzionale. In Veneto, sebbene anche qui il nome del candidato della coalizione di Meloni, Salvini e Tajani abbia subito dei rallentamenti, la scelta è ricaduta su Alberto Stefani, segretario della Liga Veneta. Nella storica roccaforte della Lega corrono per la poltrona di presidente di Regione cinque candidati: Alberto Stefani per il centrodestra, Giovanni Manildo per il centrosinistra, Marco Rizzo di Democrazia Sovrana e Popolare, Fabio Bui sostenuto da Popolari per il Veneto e Riccardo Szumski con Resistere Veneto. Tuttavia, secondo molti la partita si giocherà principalmente tra i primi due, con Stefani in netto vantaggio: il 61% delle preferenze contro il 35% di Manildo. Eppure, nonostante questo ampio margine, la Lega resta prudente. Come ha detto il governatore uscente Luca Zaia: “Lavorare pancia a terra, perché il vero sondaggio ce l’avremo il giorno in cui si apriranno le urne e andremo a contare i voti”.
In Puglia i sondaggi sembrano invece premiare ampiamente il candidato del campo progressista, Antonio Decaro. Con il suo 65%, “Mister 5000 preferenze” — soprannominato così per il risultato ottenuto alle Europee — si allontana dal 33% di Luigi Lobuono, rendendo, secondo alcuni, questa distanza difficile da colmare.


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