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quasi il +3% dal 2023 nelle visite da desktop


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Una rivoluzione in rete è alle porte? Bing può mettere in difficoltà Google? Lo spunto arriva da StatCounter che ha aggiornato i dati a luglio 2025, facendo notare come Bing (da desktop) detiene l’11.4% delle ricerche a livello mondiale. Una crescita importante rispetto agli ultimi dati raccolti, nel 2023, quando la percentuale era dell’8.6. Ma a cosa è dovuto questo importante incremento? La risposta sarebbe in uno degli argomenti più discussi degli ultimi tempi: l’intelligenza artificiale.

Un incremento significativo soprattutto perché Google, da anni, sembra ormai invincibile e ha stracciato la concorrenza, ponendosi come re indiscusso delle ricerche e modello di navigazione.

L’intelligenza artificiale starebbe però mischiando le carte in tavola a favore di Bing, che per molto tempo è stato all’ombra del suo rivale. Questo grazie all’integrazione dell’intelligenza artificiale integrata nei vari servizi Microsoft. 

Incremento (minore) anche in Italia

La tendenza è maggiormente notevole in Europa, ma anche in Italia è stata confermata questa inversione di tendenza. Nella Penisola, infatti, Bing ha raggiunto una quota percentuale di 0.8 punti rispetto a due anni fa: un ulteriore dato, e non solo all’estero, che Microsoft si è difeso con gli artigli su desktop. Una crescita, ovviamente, anche in termini di introiti: secondo quanto dichiarato da Microsoft, infatti, nella quota di mercato ogni punto percentuale equivale a circa due miliardi di dollari in più di pubblicità. 

La crescita di Microsoft Bing è stata esponenziale dall’avvento dell’AI: con il passare dei mesi la percentuale di crescita è stata importante, basti pensare che durante il Covid la percentuale era di 6.14. Numeri dunque impressionanti, circa il doppio secondo i dati raccolti da StatCounter. Punti in più per Bing e percentuali in meno per Google, che ha contemporaneamente visto scendere la sua quota dall’87% al 79.105 (dati di maggio-giugno, StatCounter). 

Le mosse vincenti di Microsoft

Uno dei momenti chiave di questo cambio di rotta è stato proprio il 2024, quando è stata appunto integrata Copilot, ossia l’assistente AI di Microsoft. Questa novità, unita all’intensificazione delle campagne pubblicitarie all’interno dei proprio modelli, ha portato a un’evoluzione importante e a segnali di vita dopo anni in cui Google ha dominato l’intero mercato. C’è da dire che Google ha perso una fetta molto piccola della grande percentuale che ancora detiene, ma sicuramente è un passo significativo che spiega come l’AI sia in grado di condizionare le quote dei motori di ricerca. 

Google resta ampiamente avanti

Osservando i dati collettivi, però, si nota come Google sia ampiamente avanti su Bing: nonostante questo però, l’inversione di tendenza e l’aumento di punti percentuale sono degni di nota, soprattutto perché poco pronosticabili fino a poco tempo fa, in un periodo in cui Google sta continuando a comandare il mercato.


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