Viste le appena 5mila domande arrivate all’Inps nei primi mesi di applicazione sulle 25mila massime previste, il governo è pronto a correre ai ripari per salvare la misura del “bonus anziani” da 850 euro al mese. Il provvedimento, presentato come una delle innovazioni sociali più rilevanti del 2025, rischia infatti di trasformarsi in un flop per via dei requisiti troppo restrittivi e delle difficoltà burocratiche incontrate dai potenziali beneficiari.
L’obiettivo dichiarato della misura era fornire un sostegno economico aggiuntivo agli ultraottantenni non autosufficienti in condizioni di bisogno gravissimo, ma i dati hanno mostrato un tasso di adesione molto inferiore alle attese. Da qui la decisione di valutare, già con la legge di Bilancio per il 2026, un allentamento dei vincoli economici e un ampliamento della platea.
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