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prossimo segretario personale, sarà lui a gestire l’agenda di Prevost


CITTÀ DEL VATICANO Ha 36 anni, viene da Chiclayo, in Perù, e si è trovato catapultato improvvisamente dall’essere il Segretario del Prefetto del Dicastero per i Vescovi ad essere il segretario particolare del Papa. Edgard Iván Rimaycuna è il segretario di Leone XIV, ha accompagnato il Papa nella sua prima uscita a Genazzano e poi a Santa Maria Maggiore lo scorso 10 maggio, e c’è da giurare che il suo nome diventerà sempre più conosciuto dagli addetti ai lavori.

Papa Francesco amava ruotare i collaboratori, e nell’ultima parte della vita aveva tre segretari, e l’ultimo, Juan Cruz Villalón, non fu neanche annunciato ufficialmente, ma fu la fidata ombra del pontefice argentino nell’ultimo anno di vita. Con Leone XIV si torna, invece all’era del segretario particolare, colui che tiene gli appuntamenti e fa da filtro, e che è il vero punto di riferimento dell’Appartamento Papale.

L’amicizia tra Leone XIV e Rimaycuna risale al 2006, quando il giovane entrò nel seminario Santo Toribio de Mogrovejo a Chiclayo. Al tempo, Prevost era priore degli agostiniani, ma manteneva forti contatti con il Perù, dove era già stato missionario prima dal 1985 al 1987 e poi dal 1988 al 1999.

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Al fianco del Papa

Prevost divenne il mentore del giovane e fu fondamentale per la sua vocazione. Quando Prevost rientrò in Perù, a Chiclayo, prima come amministratore apostolico e poi come vescovo della diocesi, aveva bisogno di un segretario, e Rimaycuna cominciò a collaborare con lui. Fu al fianco dell’attuale Papa fino al 2017, quando si trasferì a Roma per proseguire gli studi presso il Pontificio Istituto Biblico. I due non hanno mai staccato i contatti. Nel 2023, Papa Francesco ha chiamato Prevost come prefetto del Dicastero dei Vescovi, e Prevost ha richiamato a fianco a sé il giovane sacerdote, portandolo a Roma da Manassena, in Liguria, dove si era stabilito per circa un anno.

Nell’aprile 2023, Rimaycuna scriveva sui social, come didascalia ad un selfie con l’allora vescovo Prevost: «Grazie mille, Monsignor Robert Prevost, per tutto, per avermi permesso di lavorare al suo fianco, ma soprattutto per la sua amicizia e fiducia. Prima che mio Vescovo, mio Amico. Buon viaggio e un forte abbraccio! Oremus ad invicem!». Ad ottobre, era a Roma, chiamato a gestire l’agenda del nuovo prefetto del Dicastero dei Vescovi. Rimaycuna è stato una presenza discreta in questi due anni a fianco al Cardinale Prevost. Ha gestito gli appuntamenti, ma è stato anche “protetto” dal suo maestro e mentore, che ha sempre affrontato in prima persona le questioni delicate. Si è trattato di un “uomo ombra”, capace di sostenere il suo mentore nei momenti di difficoltà, senza mai assurgere al ruolo di protagonista. Fino all’uscita a Genazzano, in pochi conoscevano anche il nome o l’esistenza del segretario particolare di Leone XIV.

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Il ruolo di filtro

Il ruolo di segretario personale del Papa è stato istituito come prassi standard dal 1903. È un “gatekeeper”, aiuta il pontefice a gestire l’agenda, fa in modo che tutti funzioni nell’ordinaria amministrazione e nell’organizzazione quotidiana. A volte, i segretari particolari dei Papi sono stati considerati “ingombranti” per il loro ruolo da filtro, diventato particolarmente importante sia negli ultimi tempi di San Giovanni Paolo II che nel periodo di Benedetto XVI.

Papa Francesco ha invece ruotato i segretari, e nel corso del suo pontificato ha avuto ben tre primi segretari, coadiuvati sempre da un secondo segretario (anche in quel caso, se ne sono succeduti tre) e da un terzo segretario. Una “piccola corte”, che però Francesco non utilizzava per la gestione dell’agenda, ma solo dell’attività ordinaria. Leone XIV sta ancora definendo il suo team, ma di fatto è evidente che si affiderà di nuovo al ruolo di segretario particolare. Ha una totale fiducia nel 36enne peruviano, la cui presenza al suo fianco testimonia anche il suo legame profondo con il Perù.

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