Il presidente della Consob, Paolo Savona, si dice pronto a lasciare la carica se non è gradito dal Governo. Savona interpellato a margine di un intervento al Festival dell’Economia sulla reazione di Bpm alla proroga di un mese dell’opus di UniCredit osserva: «La Consob è un organo collegiale che lavora con gli uffici, il legale, gli emittenti, quello della trasparenza e del mercato e quindi il risultato è la somma di tutte queste riflessioni».
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Consob, le parole del presidente Savona
Ai cronisti che gli riportano le critiche di esponenti della maggioranza risponde: «Io sempre pronto ad andarmene». E poi aggiunge: «A un certo punto, quando non sono più gradito io vado via in tutte le istituzioni…finché sono gradito resto quando non sono più gradito vado via». Si sente gradito? «Ho un’età tale che la saggezza incombe, significa che quando uno è saggio se ne deve andare in queste condizioni».
L’intervento a Trento
«Se scoprissi che nel mio condominio un vicino stampa moneta privata io avrei il dovere di denunciare. Considero un rischio fatale la legittimazione delle cryptocurrency. Il rischio è che si perda il concetto di moneta», detto il presidente nel corso di una iniziativa nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento. «Trump — ha aggiunto — ha legittimato le cryptocurrency. Le nostre istituzioni tecnologiche non sono ancora in grado di conoscere tutte queste cryptocurrency. La Consob è l’istituzione che garantisce la trasparenza del mercato e noi, su questi temi, abbiamo fatto passi avanti. Guardando al futuro bisogna chiedersi che mondo e che finanza vogliamo e come fare per proteggere il nostro risparmio. Scelte sbagliate possono portare a scelte fatali».
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