21.05.2025
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«Pronta ad azioni legali a mia tutela»


Cominciano a fioccare le prime denunce contro Maria Rosaria Boccia, la gola profonda che ha costretto Gennaro Sangiuliano alle dimissioni. Nelle sue accorate arringhe contro l’ex ministro, Boccia ha tirato in ballo più o meno esplicitamente altre personalità di spicco. È un fiume in piena, d’altronde è arrivata a taggare la presidente del consiglio Meloni nei suoi post reclamandone attenzione e interventi. Tra le personalità citate da Boccia c’è la direttrice d’orchestra Beatrice Venezi che è, lei sì, consulente del Ministero della Cultura dal novembre 2022. Sarà Venezi a dirigere a Pompei il concerto dell’orchestra Scarlatti di Napoli al G7 della Cultura, previsto dal 19 al 21 settembre. Ma l’evento potrebbe subire modifiche visto che l’organizzazione è stata travolta dal caso e ora è tutto nelle mani del nuovo ministro Giuli a cui è stato chiesto di dare la priorità massima alla «pratica G7» che prevede il momento più glamour proprio nella città di Boccia: Pompei. Lì infatti ci sarà il concerto, la visita al parco archeologico e la cena nella Palestra Grande. 

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La donna ha gridato, di nuovo, al sopruso.

Oggi ha detto che se Sangiuliano la denuncerà sarà come un’estorsione, cioè il tentativo di imporre qualcosa con minacce o violenza. Pesantina, come interpretazione. «Genny non mi ha ancora chiesto scusa e continua a minacciare una denuncia. Le denunce non si minacciano, si fanno, e queste continue minacce hanno il sapore di un’estorsione», ha scritto su Instagram. E però intanto qualcosa del genere si muove davvero in questa domenica ancora segnata dal Boccia gate. E non è una svolta che va a favore della ex sodale dell’ex ministro. La direttrice d’orchestra Venezi ha deciso di denunciare Boccia. Mentre in settimana anche Sangiuliano depositerà all’attenzione dei magistrati di Roma una denuncia in cui accusa la donna di tentata estorsione.

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La musicista Venezi, che è anche direttrice artistica della Fondazione Taormina Arte, è figlia di un ex dirigente di Forza Nuova. Non ha mai nascosto la sua stima nei confronti della premier Meloni e le sue simpatie conservatrici. Su questa vicenda non rimane in silenzio e dà appuntamento a Boccia in tribunale. «Confermo che ho dato incarico ai miei legali per valutare ogni azione a tutela della mia reputazione professionale in ordine alla diffusione di informazioni strumentali e non corrispondenti al vero», ha detto in una nota la consigliera del ministero della Cultura, in merito al suo coinvolgimento nell’affaire e, in particolare, alle accuse di «conflitto di interessi» sollevate a suo carico nell’intervista a In Onda su La7. 

Cosa ha detto Boccia per procurarsi le ire di Venezi e indurla a querelarla? In tv, nell’intervista su La7, alle domande incentrate sulla vita al ministero Boccia ha detto che i consiglieri già scelti e approvati dal Collegio romano hanno potenziali conflitti alludendo al fatto che la sua nomina, proprio per questo, sarebbe potuta essere avallata senza problemi. «Il conflitto di interesse? Sul sito del Mic ci sono i curriculum dei consiglieri: tutti hanno conflitti di interesse. Beatrice Venezi, ad esempio, è consigliera per la musica, ben retribuita. Lei è anche direttrice di un teatro, fa concerti privati retribuiti e si esibirà anche per il G7 Cultura e il ministero le riconosce un cachet. Anche la mia è una competenza…». 

Ci sono ancora aspetti poco chiari sulla vicenda e perciò non è escluso che chi indagherà, dopo le denunce formali che verranno depositate questa settimana, voglia procedere ad accertamenti e verifiche anche su alcuni profili social, del tutto anonimi, che nelle scorse settimane hanno fornito notizie sul caso fornendo anche fotografie ad una serie di testate mai pubblicate. Boccia, proprio su questo aspetto, ha affermato che l’ex ministro era stato sotto ricatto senza però fare nomi. Altro eventuale filone potrebbe essere legato alle modalità dell’affidamento degli appalti per il G7 della cultura in Campania.

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