Poste Italiane archivia il terzo trimestre dell’anno con un utile netto di 569 milioni, in crescita del 49% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e ricavi a 3,06 miliardi, in aumento del 9,6%. Nei nove mesi i profitti si attestano invece a 1,6 miliardi (+4,8%) e il giro d’affari a 9,2 miliardi (+4,8%). L’azienda parla di indicatori «record», mentre l’amministratore delegato del gruppo, Matteo Del Fante, aggiunge: «Abbiamo ancora una volta riportato eccellenti risultati, confermando ulteriormente la capacità della nostra ineguagliabile platform company di generare profittabilità e flussi di cassa solidi e sostenibili, con performance robuste in tutti i settori di business e trend positivi confermati nel terzo trimestre del 2024».
L’azienda dei recapiti sottolinea che nei primi nove mesi sono stati consegnati 219 milioni di pacchi, con un incremento del 24%. «I ricavi dei pacchi — evidenzia ancora Poste — hanno registrato una crescita straordinaria a doppia cifra pari al 14,6% su base annua, raggiungendo 384 milioni nel terzo trimestre (1,1 miliardi nei primi nove mesi del 2024, +13%)», con «un’ulteriore accelerazione del trend di crescita». Tutto il settore della corrispondenza ha generato ricavi per 2,8 miliardi (+1,5%), con un risultato netto però in calo a 68 milioni (-45%). Nei servizi finanziari, i ricavi hanno superato i 4,7 miliardi (+4,4%), mentre nel comparto assicurativo sono cresciuti del 7% a 1,23 miliardi. Per quanto riguarda i pagamenti il fatturato si attesta a 1,16 miliardi (+10%), «confermando — insiste il gruppo — il ruolo di Postepay come leader nel mercato in rapida crescita e continua evoluzione dei pagamenti digitali in Italia».
LE PREVISIONI
Il cda della società alla luce dei risultati ha poi deliberato la distribuzione di un acconto del dividendo 2024, per un importo di 33 centesimi per azione (427 milioni in totale), che sarà messo in pagamento dal 20 novembre. «La nostra performance finanziaria solida e sostenibile e la generazione di cassa ci consentono di premiare generosamente i nostri azionisti, mantenendo al contempo una posizione patrimoniale estremamente consistente», osserva Del Fante. Per l’intero anno l’azienda prevede un utile netto in crescita a 2 miliardi (1,9 miliardi nel 2023).
IL COLLOCAMENTO
Intanto, appare sempre più probabile uno slittamento al 2025 della vendita di un altro 14% della società. «Non abbiamo visibilità sul collocamento, quindi stiamo solo aspettando istruzioni», si limita a dire Del Fante. A Piazza Affari infine ieri il titolo Poste ha chiuso in lieve rialzo, +0,3% a 13,19 euro.
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