11.12.2025
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Politics

«Possono stare a casa mia. Anche io ho vissuto come loro»


Al Bano invita la «famiglia nel bosco» a Cellino San Marco. Il cantante, intervistato da «Gente», ha offerto ospitalità a Nathan Trevallion, Catherine Birmingham e i loro tre bimbi: «Se ci fosse ancora bisogno, li invito a venire in Puglia a vedere una casa che potrei mettere a loro disposizione — ha detto -. Vengano a vedere, se è di loro gradimento possono restare quanto vogliono».

Carrisi ha spiegato di aver fatto, a suo tempo, una scelta simile a quella della famiglia che viveva in un casolare isolato nel bosco di Palmoli, in provincia di Chieti: «Anch’io negli anni ’70 lasciai la grande città per vivere in un bosco a due chilometri e mezzo dal centro abitato: non c’era acqua, non c’era elettricità, niente telefono».

Al Bano vive a Cellino San Marco, in Salento, in un grande podere che comprende vigneti, uliveti, una masseria seicentesca con vari edifici e strutture ricettive e di ristorazione.

Le altre reazioni

Anche vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ieri è tornato a intervenire con un nuovo post sui social: «Anche stanotte, per la quindicesima volta, tre bambini non dormiranno nel loro letto, ma in una casa famiglia. Lontani dai genitori e dai luoghi a cui sono abituati. Cos’altro aspettano i giudici per restituirli all’abbraccio di mamma e papà?».

Sulla questione è arrivata anche l’iniziativa di Pro Vita & Famiglia: il portavoce Jacopo Coghe ha consegnato al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, oltre 50 mila firme raccolte con una petizione che chiede di riunire al più presto la famiglia Trevallion, ormai conosciuta come «la Famiglia del Bosco».

La decisione del Tribunale

Sempre ieri, il Tribunale per i minorenni dell’Aquila ha fatto sapere di essersi riservato la decisione sul caso. Dopo aver ascoltato tutte le parti, il collegio — presieduto dal giudice Roberto Ferrari — ha deciso di rinviare l’emissione di una nuova ordinanza per valutare bene i nuovi elementi presentati dalle parti. I tre figli minori erano stati allontanati lo scorso 20 novembre dal casolare fatiscente dove vivevano con i genitori e trasferiti in una struttura protetta. La legge prevede che la riserva venga sciolta entro cinque giorni, ma il termine non è perentorio e nella prassi giudiziaria viene spesso superato. Intanto resta pendente il ricorso presentato dai legali della coppia contro l’ordinanza di allontanamento: l’udienza di merito in Corte d’Appello dell’Aquila è fissata per il 16 dicembre.


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