Patente, tessera sanitaria e carta della disabilità in formato digitale e a portata di click sull’app Io. Saranno disponibili per un campione di 50 mila italiani maggiorenni dal prossimo 23 ottobre, con un apposito messaggio sull’applicazione. Poi dal 4 dicembre per tutti. Dopo mesi di attesa, come annunciato ieri al G7 tecnologia dal sottosegretario all’Innovazione, Alessio Butti, arriva “It Wallet”, il portafoglio digitale. Che a sorpresa, però, almeno per ora non conterrà la carta d’identità. L’Italia sarà comunque il primo paese europeo a introdurre il portafoglio digitale, anticipando l’Eudi Wallet dell’Ue (previsto tra il 2025 e il 2026).
Portafoglio digitale, via a It Wallet: patente e tessera sanitaria nello smartphone. Cos’è, come funziona e quando arriva. La guida
L’obiettivo è tagliare i tempi della burocrazia e rendere più facili servizi e riconoscimenti. Per realizzare It Wallet il Dipartimento per l’Innovazione e l’Agid (l’Agenzia per l’Italia digitale) hanno attinto ai circa 1,7 miliardi del Pnrr destinati alla digitalizzazione. Non servirà più presentare documenti cartacei a un controllo delle forze dell’ordine e nei prossimi mesi si potrà accedere più facilmente al Fascicolo sanitario elettronico, prenotando visite ed esami, ma anche pagando i ticket. Come anticipato da Il Messaggero lo scorso 28 giugno, dopo una sperimentazione tecnica che ha coinvolto alcune centinaia di persone, ora la platea si allarga.
I TEMPI
La tabella di marcia, però, è in ritardo rispetto a quanto era stato previsto dall’esecutivo: non si partirà per tutti a ottobre (dopo il mancato via libera a giugno), ma il campione (rappresentativo per età, genere, professione e residenza) salirà progressivamente. Dal 6 novembre gli utenti diventeranno 250 mila, poi 1 milione dal 20 novembre e poi, come detto, dal 4 dicembre si aprirà a tutti i maggiorenni. Entrando nella nuova sezione “Portafoglio” dell’app Io si potranno caricare e validare i documenti. Avranno valore legale, ma per ora si potranno utilizzare solo offline (per i controlli di polizia e le prenotazioni delle visite mediche di persona). Nel 2025, poi, potranno essere usati online e per dialogare ad esempio con bancomat e colonnine per la ricarica elettrica. Per l’implementazione di questi servizi ci vorrà qualche mese. A partire da gennaio si aprirà intanto alla firma digitale e a tutti gli altri documenti, ma potrebbe essere esclusa la carta d’identità elettronica (Cie). Cie che assieme allo Spid (per ora non sarà sostituito dal portafoglio digitale) è uno dei metodi di accesso all’app Io, già presente su oltre 37 milioni di tablet e smartphone .
Entreranno progressivamente nell’It Wallet: passaporto, tessera elettorale, certificati anagrafici, titoli di studio e licenze professionali, abbonamenti ai mezzi di trasporto e palestre, attestati come Isee e disoccupazione, biglietti di aerei o treni, ticket per concerti, musei o stadi. Ma anche: attestazioni elettroniche per partecipare ai bandi pubblici, documenti giuridici per i regimi di tutela, rappresentanza o delega e servizi di pagamento. Per quest’ultimi si darà la possibilità ai privati di sviluppare i propri portafogli digitali. Le aziende potranno accreditarsi su un’apposita infrastruttura web che sarà predisposta nei prossimi mesi e proporre le loro soluzioni. Quanto a possibili malfunzionamenti o intrusioni hacker, It wallet avrà due livelli di validazione dei documenti. I dati dovrebbero essere scambiati senza intermediari, garantendo ai cittadini il controllo sui dati da condividere.
LA RIUNIONE
Intanto, ieri, al G7 tecnologia l’Italia ha condiviso con i partner occidentali una serie di linee guida per uno sviluppo etico e sicuro dell’intelligenza artificiale nelle Pubbliche amministrazioni. E a proposito di IA, il disegno di legge approvato a maggio dal Consiglio dei ministri avanza nelle Commissioni Ambiente e Affari sociali al Senato. Oggi si concluderanno le audizioni degli esperti e il testo dovrebbe arrivare in aula a novembre, con una serie di emendamenti.
Dopo le critiche arrivate da Confindustria, ong, avvocati e magistrati, un emendamento governativo dovrebbe ridurre i paletti per le imprese, allentando la stretta sulle tecnologie a rischio minimo o nullo, confermando l’approccio dell’AI Act europeo. L’uso dell’IA potrebbe invece essere espressamente vietato per la scrittura di sentenze giudiziarie.
Rimane però il nodo della mancanza di un’Authority terza e dei margini lasciati a forze dell’ordine e governo sulla sorveglianza biometrica. Ieri, poi Butti ha annunciato un accordo Italia-Usa per una rete di cavi sottomarini in fibra ottica in Sicilia, coinvolgendo forse anche Google. Per velocizzare la connessione internet, invece, visti i ritardi rispetto agli obiettivi Pnrr, si studia un accordo con Elon Musk per l’uso del sistema satellitare Starlink.
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