12.08.2025
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Politics

«Popolo, ci sei?». Calenda espelle il consigliere che l’ha invitata: «Buffone»


Bufera in Campania. C’entra, ancora una volta la tiktoker Rita De Crescenzo. La controversa influencer napoletana, conosciuta per la cosiddetta «invasione di Roccaraso» dello scorso inverno,  è stata nella sede del Consiglio regionale della Campania, dove ha fatto visita al consigliere regionale di maggioranza Pasquale Di Fenza, esponente di Azione. Con lei un altro tiktoker locale, conosciuto come Napolitano Store. Un video su TikTok riprende la scena, con Napolitano che sventola una grande bandiera tricolore sulle note dell’Inno d’Italia e in sovraimpressione la scritta: «Popolo ci sei? Work in progress».

In un altro video registrato all’esterno del consiglio regionale i due influencer spiegano che si stanno «acculturando, per capire le cose come stanno che cosa fare di buono» per i cittadini. «Mettiamo un’altra volta il reddito e lo aumentiamo.

E tanto lavoro», dice Napolitano. «Tanto lavoro, le medicine e tante cose belle», gli fa eco la De Crescenzo, come se fosse una sorta di impegno elettorale. E poi, tra il serio e il faceto e sempre in napoletano: «Io sindaco e tu assessore al Turismo? Facciamo scegliere al popolo?».

Calenda espelle il consigliere Di Fenza

L’iniziativa di Di Fenza di coinvolgere i due tiktoker non è piaciuta al segretario di Azione, Carlo Carlenda, che ha preso immediati provvedimenti: «Questo buffone che usa gli uffici del Consiglio Regionale per pantomime indecenti con personaggi improbabili e variasse varie, viene espulso da Azione con effetto immediato — ha scritto sui social -. Mi scuso con gli elettori»

La dirigenza regionale della Campania di Azione, già prima del provvedimento di Calenda, aveva preso le distanze dalla trovata di Di Fenza: «Si tratta di un’iniziativa esclusivamente personale, estemporanea, incomprensibile e in alcun modo condivisibile». Azione Campania, si legge in una nota, «prende le distanze da comportamenti che, pur nel rispetto della libertà individuale, non si riconducono a una linea politica fondata sul rispetto delle istituzioni e sulla collegialità delle scelte. La coerenza, la trasparenza e la responsabilità istituzionale sono valori fondanti del nostro impegno. La dirigenza si riserva di adottare i provvedimenti ritenuti opportuni, a tutela della comunità politica che rappresenta».

Le polemiche

Il presidente dell’assemblea regionale campana, Gennaro Oliviero, è intervenuto così sul tema: «In qualità di presidente del Consiglio regionale della Campania, esprimo la mia ferma indignazione per la diffusione, avvenuta sui social, di video che ridicolizzano l’Istituzione che ho l’onore di rappresentare. Tali contenuti, portati alla mia attenzione da consiglieri e cittadini, ledono la dignità e il prestigio del Consiglio regionale, oltre a minarne la credibilità agli occhi della comunità».

«Dopo aver visionato personalmente il materiale in questione, e in virtù dei compiti attribuitimi dall’articolo 36 dello Statuto, ho ritenuto doveroso esprimere profondo biasimo per l’accaduto e richiamare con fermezza l’attenzione sulla necessità che episodi di tale gravità non si ripetano. La tutela dell’immagine e delle funzioni del Consiglio regionale è un dovere inderogabile, e ogni comportamento lesivo nei confronti dell’Istituzione sarà contrastato con determinazione», conclude Oliviero.

La vicenda non è sfuggita a Severino Nappi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale e vice coordinatore del partito in Campania, che sarcasticamente ha affermato: «Il campo largo si allarga. Come pare emergere dal video pubblicato su TikTok dal consigliere regionale di maggioranza, Pasquale Di Fenza, anche la nota esponente dell’intellighenzia napoletana Rita De Crescenzo e il rappresentante dei commercianti partenopei, tale Angelo Napolitano meglio noto come «Napolitano Store», vanno ad ingrossare le fila dell’armata Brancaleone delle «sinistre unite per la poltrona». Siamo però certi su chi non si aggregherà mai a questa brigata: la decenza, la dignità, la credibilità».


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