Secondo il post su X del Comando operativo Rsz delle Forze armate, la Polonia ha fatto decollare i suoi aerei da combattimento dopo che la Russia ha condotto attacchi con missili balistici e da crociera sull’Ucraina occidentale. A riportare la notizia è il Newsweek che riferisce come il comando delle forze armate dei paesi membri della Nato abbia affermato che, nel condurre questi attacchi, la Russia ha iniziato a operare anche nel suo spazio aereo, da qui la decisione di far decollare i suoi aerei da combattimento, il che ha significato dispiegare rapidamente quanti più velivoli possibile.
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IL POST
Il Comando operativo Rsz ha scritto: «Attenzione, a causa di un altro attacco della Federazione Russa con missili da crociera, missili balistici e veicoli aerei senza pilota su oggetti situati, tra gli altri, nell’Ucraina occidentale, l’aviazione militare ha iniziato a operare nel nostro spazio aereo.
In conformità con le procedure applicabili, il comandante operativo della Rsz ha attivato tutte le forze e le risorse disponibili a sua disposizione, le coppie di caccia di servizio sono state fatte decollare e i sistemi di difesa aerea e ricognizione radar basati a terra hanno raggiunto il massimo stato di prontezza. I provvedimenti adottati — si legge — mirano a garantire la sicurezza nelle aree confinanti con le aree minacciate. Il Comando operativo della Rsz sta monitorando la situazione attuale e le forze e le risorse subordinate rimangono pienamente pronte per una risposta immediata. I provvedimenti adottati mirano a garantire la sicurezza nelle aree confinanti con le zone minacciate».
IL PRECEDENTE
La Polonia ha fatto decollare i jet da combattimento dopo che la Russia ha lanciato un attacco aereo su larga scala contro l’Ucraina nella notte di venerdì utilizzando missili da crociera e droni, e ha preso di mira la rete elettrica del paese, scrive Newsweek citando “The Guardian” . L’aeronautica militare ucraina ha anche affermato che la Russia ha sparato missili balistici Kinzhal verso le regioni occidentali dell’Ucraina. Non è la prima volta che la Polonia fa decollare i propri aerei da combattimento in risposta agli attacchi russi contro l’Ucraina: era già accaduto lo scorso novembre nei pressi del confine tra Polonia e Ucraina, dopo che la Russia aveva lanciato un attacco aereo alle infrastrutture energetiche di Kiev. Allo stesso modo, in quell’occasione, la Russia aveva attaccato l’Ucraina con missili da crociera e balistici e con droni.
Ad agosto, la Polonia aveva inviato in orbita due jet F-16 per identificare e intercettare un aereo russo Il-20 impegnato in una missione di ricognizione sopra il Mar Baltico, noto anche come lago Nato, nello spazio aereo internazionale. Non è l’unica nazione della Nato ad avere fatto partire i jet da combattimento in risposta agli attacchi russi all’Ucraina, anche la Romania, all’inizio di novembre, si era rapidamente mobilitata dopo aver individuato “gruppi di droni” diretti sopra il Mar Nero verso l’Ucraina, vicino allo spazio aereo rumeno. La Romania ha anche utilizzato due jet da combattimento F-16 per monitorare la situazione. Anche l’aeronautica militare lettone, a settembre, aveva inviato in volo i suoi jet da combattimento per intercettare cinque aerei militari russi , dopo che erano stati avvistati sorvolare il Mar Baltico.
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