A beneficiarne saranno soprattutto l’industria e l’agricoltura, le opere contro il dissesto idrogeologico, mentre sono stati blindati gli 1,2 miliardi per la costruzione degli studentati. Vale 14 miliardi — il 7 per cento del totale del Piano — la prossima (e ultima) revisione del Pnrr. Manca ancora l’avallo della Ue, ma ieri Giorgia Meloni e il ministro agli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e per il Pnrr Tommaso Foti hanno svelato l’entità dell’intervento di rimodulazione per salvare i fondi del Recovery, che difficilmente si spenderanno entro il termine dell’agosto 2026.
LE FACILITY
L’obiettivo — senza «fare tagli» ha sottolineato Foti — è quello di spostare queste risorse su appositi fondi rotativi, le facility, previsti dal regolamento Pnrr, che affidati ad appositi soggetti attuatori avranno tra i 12 e i 18 mesi in più per spendere quanto non impegnato e concludere i progetti già avviati. Il tutto, mentre sullo sfondo, rimane in piedi l’ipotesi di trasferire sul monte Pnrr progetti in stato avanzato finanziati con altri veicoli di spesa statali e comunitari in modo da liberare risorse per ulteriori progetti in manovra.
Maggiori particolari saranno comunicati martedì prossimo in Parlamento, intanto ieri mattina la premier Giorgia Meloni e il ministro Foti prima hanno incontrato i rappresentanti dei dicasteri e degli enti locali, quindi sono seguite una serie di riunioni con le principali associazioni delle imprese (tra gli le altre, Abi, Ance, Ania, Coldiretti, Confapi, Confindustria, il mondo delle cooperative o quello delle professioni). La presidente del Consiglio ha sottolineato il «lavoro complesso ma necessario, che ci permette di usare meglio le risorse e rafforzare gli interventi davvero utili per imprese, infrastrutture e coesione sociale», guardando «al tessuto produttivo» e «alle priorità più urgenti». Per poi rivendicare sia le criticità superate sia che «l’Italia è oggi la Nazione più avanti in Europa nell’attuazione del Piano: in tre anni e stato raggiunto il 100 per cento degli obiettivi programmati».
Grazie alla rimodulazione dei fondi, il ministro dello Sviluppo, Adolfo Urso, ha annunciato che «la dotazione al ministero delle Imprese e del Made in Italy passa da 19,6 miliardi del piano originario ad oltre 30 miliardi». Fondi destinati ad accompagnare le imprese nella doppia transizione (ambientale ed energetica) o per riconvertirsi e trovare nuovi mercati. Saranno potenziati anche i programmi di partenariato pubblico privato per accelerare gli investimenti.
Oltre due miliardi in più, poi, per il dicastero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare. Il ministro Francesco Lollobridiga ha spiegato che «sale da 2 a 4 miliardi» la dotazione dei contratti di filiera per il settore agricolo, lanciati dal suo dicastero. Trecento milioni in più anche per il piano per l’agrisolare, che ha già visto finanziate oltre 24mila aziende.
Nasceranno apposite facility per gli interventi per contrastare il dissesto idrogeologico e per migliorare l’utilizzo delle risorse idriche. Il governo avrebbe respinto l’ipotesi di aumentare i fondi per i bonus per le ristrutturazioni energetiche. Come detto, blindati gli 1,2 miliardi per costruire nuovi 60mila posti letto negli studentati. Foti e il ministro dell’Università, Anna Maria Bernini hanno confermato il target: per raggiungerlo, nei prossimi due anni, Cdp — nuovo soggetto attuatore — erogherà i fondi ai gestori e ai costruttori (tra i 17mila e i 20mila euro) sia ai soggetti che si sono già candidati e non hanno concluso i lavori sia a quelli che avranno firmato l’atto d’obbligo entro l’agosto del 2026. Confermati poi 150 milioni in più per le borse di studio.
L’Italia si prepara a ricevere il pagamento dell’ottava rata (12,8 miliardi), che porterà a 374 gli obiettivi raggiunti e a superare quota 153 miliardi di euro trasferiti. Cioè circa il 79 per cento dei 194,4 miliardi totali. Spesi 86 miliardi, impegnati valgono 192,2 miliardi. Su 447.065 progetti, 428.939 sono stati finanziati. E di questi 294.597 sono stati realizzati, 28.128 sono in fase di conclusione e 106.214 sono in esecuzione.
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