01.09.2025
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Economy

Pizzarotti, offerta di Fs sul ramo ferroviario. E Cdp è disponibile a entrare nel capitale


Fs accelera nell’acquisto del ramo d’azienda delle attività ferroviarie di Impresa Pizzarotti di Parma, uno dei maggiori general contractor italiani, che si trova nella procedura di Composizione negoziata della crisi (Cnc). Prima di Ferragosto, secondo quanto confermano al Messaggero fonti vicine al dossier, il gruppo ferroviario ha presentato alla holding di Parma una manifestazione di interesse per rilevare un perimetro di attività concernenti la produzione di elementi di armamento, come le traverse ferroviarie, grazie alla sua divisione Prefabbricati e alla controllata Traversud. 

In parallelo sono in corso le grandi manovre per il riequilibrio. Da un documento del giudice Alessandra Mirabelli del tribunale di Bologna, nell’ambito della Cnc, si legge che il risanamento prevede la trasformazione in strumenti di capitale di un prestito convertibile del 2021 di Cdp per 100 milioni circa: via Goito si dice disponibile. Il gruppo Pizzarotti ha circa 1,8 miliardi di debiti che a fatica cerca di rinegoziare: due banche hanno chiesto modifiche alla governance e un rafforzamento.

IL PARACADUTE DELLA CNC
L’impegno scritto di Fs, non è vincolante, ed è subordinato ad alcune condizioni: l’esito della due diligence, l’individuazione degli asset da prendere e la condivisione di un prezzo. Ferrovie ha creato al suo interno un gruppo di lavoro di “Integrazione verticale costruzioni”per gestire l’acquisizione di società di grandi opere. Il primo obiettivo della nuova mission dell’ad Stefano Donnarumma, sono le attività di Pizzarotti contigue con il core business Fs.

Nelle grandi opere ferroviarie in cui è coinvolto Pizzarotti, rientrano la progettazione e costruzione di infrastrutture ferroviarie come linee AV/AC (Alta Velocità/Alta Capacità), gallerie, viadotti e opere civili ad essi connesse. Nel negoziato potrebbero entrare asset contenuti in Traversud e non l’intera società che fa capo al 51% al gruppo di Parma, al 44% alla Lodovichi Domenico spa e al 5% a Lodovichi Valter. Essa è specializzata nella produzione di traverse in cemento armato precompresso e traversoni da scambio. 

La trattativa deve tener conto delle procedure aperte. L’accesso alla Cnc è stata chiesta dalla holding operativa, da Mipien — la controllante facente capo alla famiglia — e Pud srl, attiva nella costruzione di edifici residenziali e non residenziali. Il 21 agosto il Tribunale di Bologna ha confermato le misure di protezione sulle tre società, l’esperto Gian Luca Nanni Costa affiancato da un ausiliario, Andrea Panizza. 

Nelle manovre rientrano le evoluzioni nello statuto Mipien, la finanziaria posseduta all’1% da Paolo Pizzarotti che è usufruttuario sul restante 99%. Dal verbale dell’assemblea del 24 novembre 2024, di cui non si è mai venuti a conoscenza, davanti al notaio Carlo Maria Canali, risulta che è stato modificato l’art. 8.5: «fatta eccezione per i trasferimenti consentiti, è vietato il trasferimento delle partecipazioni sociali per 5 anni dall’adozione del presente statuto», si legge nel verbale. «I trasferimenti consentiti — si legge all’art 8.4 — sono quelli per atto tra vivi o mortis causa a favore di discendenti in linea retta del socio». Paolo Pizzarotti è coniugato con Emma Adamo, ed ha tre figli: Pietro, Enrica e Michele. La modifica esclude altri eredi.


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