11.05.2025
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Economy

Pirelli, verso una maggioranza in cda per l’approvazione del bilancio 2024


Torna il sereno sugli assetti di governance di Pirelli. Sul tema del controllo che aleggia da tempo per la presenza del primo socio Sinochem (37%) vagliata ai fini del Golden Power e che adesso si incrocia con le nuove normative Usa sui “veicoli intelligenti”, si delinea una prima soluzione. Lunedì il cda della Bicocca, convocato per l’approvazione del bilancio 2024 e rinviato il 26 marzo, sarebbe pronto a prendere atto di una maggioranza trasversale, che dovrebbe deliberare la decadenza del controllo cinese di Marco Polo Italy, veicolo attraverso il quale Pechino detiene il 37% del gruppo degli pneumatici. Oggi gli equilibri registrano otto rappresentanti di Marco Polo Italy e sette italiani, di cui quattro indicati da MTP-Camfin (26,4%) e tre da Assogestioni.

La soluzione che dovrebbe essere ratificata, secondo fonti bancarie coinvolte, passerà da un voto degli indipendenti: tre di Assogestioni (Paola Boromei, Giovanni Lo Stazio, Roberto Diacetti), due dei cinesi (l’ex ambasciatore a Teheran Alberto Bradanini, la professionista Marisa Pappalardo), due di Camfin (Domenico De Sole, Michele Carpinelli) più gli altri due, non indipendenti, sempre di Mtp-Camfin (il vicepresidente esecutivo Marco Tronchetti Provera e l’ad Andrea Casaluci). Si risolve positivamente il contrasto interno alla Pirelli che rischiava di paralizzare il gruppo in piena fase di rilancio e che è stato al centro di un rimpallo: il management e il collegio sindacale avevano stabilito l’assenza del controllo cinese anche perché direzione e coordinamento sono affidati al management esecutivo; Consob ha demandato la palla al consiglio.

PUNTO DI EQUILIBRIO

La quadratura del cerchio è congegnale da un lato per venire incontro alla normativa Usa che limita l’uso di tecnologie cinesi nei “connected vehicles” e potrebbe avere ripercussioni sui Cyber Tyre di Pirelli (il primo sistema al mondo basato su pneumatici sensorizzati che raccoglie dati vitali e li comunica in tempo reale all’auto), mettendo a rischio le vendite negli Stati Uniti, mercato che rappresenta fino al 40% del fatturato; dall’altro consente di approvare il bilancio 2024 chiarendo il controllo.

Sinochem rimane con la sua leadership azionaria ma dal punto di vista delle regole IFRS 10, la holding statale di Pechino non ha più un’influenza dominante nella governance. Di fronte alla maggioranza che dovrebbe essere ratificata lunedì nel cda Pirelli a Milano, non dovrebbe più esserci tensione: dunque scatterà il via libera all’approvare dei conti da parte dell’assemblea del 12 giugno.

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