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Pippo Baudo, gli ultimi giorni e l’indebolimento neurologico alle gambe. «Mesi chiuso in casa, aveva difficoltà a stare con la gente»


«Persone sbagliate? Pippo Baudo aveva una forte personalità quindi di sicuro non si è fatto influenzare». Lo ha dichiarato l’avvocato e amico di sempre di Baudo Giorgio Assumma, commentando le parole di Katia Ricciarelli. Oggi è il giorno della camera ardente di Pippo Baudo, lo storico conduttore morto a 89 anni a Roma. Mercoledì i funerali nella sua Militello, in Sicilia. 

Sempre Giorgio Assumma ha raccontato gli ultimi giorni di Baudo, condizionato da un indebolimento neurologico alle gambe che lo ha condizionato tanto negli ultimi giorni. E poi i mesi chiuso in casa, se non qualche uscita come quella in occasione del compleanno di Pingitore al Bagaglino. «Non mi commuovo mai, mi sono commosso mentre l’ho visto nella bara col suo smoking», ha spiegato al Corriere della Sera. 

Pippo Baudo, l’indebolimento neurologico alle gambe

«Pippo ha avuto un indebolimento neurologico alle gambe che lo ha condizionato molto». Assumma racconta come il conduttore ha vissuto gli ultimi mesi della sua vita: «Li ha passati chiuso in casa, non è quasi mai uscito se non per andare al compleanno di Pingitore del Bagaglino. Aveva difficoltà a incontrare la gente». Condizioni che lo hanno limitato anche nel loro rapporto: «Vedeva poco e cercava di nascondermelo, mi individuava attraverso la provenienza della voce. Quando uscivo da casa sua, mi restava sempre un senso di angoscia. Nell’ultimo periodo preferiva lunghe telefonata, gli raccontavo le barzellette e lo sentivo ridere». Il passare degli anni aveva toccato Baudo anche dal punto di vista emotivo. Era depresso? «Un po’ si, era sottotono — ricorda Assumma sempre al Corriere della Sera — era un uomo che ha vissuto sull’apprezzamento degli altri, sentiva che il tempo volava via. L’ho visto veramente giù solo una volta, quando nel 1987 pianse sul mio divano perché il presidente Rai Enrico Manca lo definì nazional-popolare». Il peggiore periodo della sua vita lo visse attorno ai 75 anni: «Fu rimesso da parte, considerato come un volto del passato e perse la sicurezza in sé stesso». 

«Un successore? Sì, gli piaceva Stefano De Martino»

Assumma e Baudo nell’ultimo periodo parlavano molto di giovani: «Hanno poche speranze mentre lui ne aveva lanciati tanti. Eravamo in trattatoria quando gli dissero che all’Hilton c’era una ballerina bella e brava, era Lorella Cuccarini». Sulla tv però Baudo non commentava molto: «Dei vecchi parlava di Corrado, che riusciva a mettere in tranquillità i suoi ospiti. Suoi nuovi conduttori era restio ai giudizi». Eppure per Assumma un successore ci sarebbe: «Stefano De Martino ha capito il modo di parlare al popolino, mi diceva. Ha una grande cultura umanistica, e in comune avevamo il senso della lealtà, della famiglia, dell’amicizia e il sentimento patrio».


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