31.12.2025
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Economy

Piazza Affari parte debole, tra prese di profitto e attese di distensione geopolitica


Seduta debole per i listini europei in questo lunedì di fine anno, mentre le notizie di un possibile accordo di pace tra Russia e Ucraina condizionano le scelte degli operatori, spingendo verso prese di profitto sui titoli della difesa. A Milano il Ftse Mib perde oltre lo 0,15% attestandosi attorno ai 44.536 punti, appesantito dal deciso calo di Leonardo (-3,6%) e Fincantieri, sui quali prevalgono le vendite. In controtendenza si muovono Diasorin (+3,5%), Nexi (+2,3%) e Amplifon (+1,5%), che beneficiano dei flussi sulle società meno esposte al rischio geopolitico.

Sullo sfondo, l’Europa marcia complessivamente in lieve calo: Francoforte (-0,19%), Parigi e Londra sono piatte, Madrid si mantiene pressoché invariata. A livello settoriale, prevalgono le vendite sugli industriali: il pan-European Stoxx 600 si muove poco sotto la parità. L’indebolimento dei titoli difensivi riflette l’ottimismo sulla possibile distensione in Est Europa, con un impatto immediato anche sulle quotazioni dei titoli di Stato italiani: lo spread Btp-Bund scende fino a 68 punti base e il decennale italiano rende appena il 3,52%, su livelli toccati di rado negli ultimi anni.

Anche la mattinata asiatica si è chiusa in moderata debolezza: Tokyo ha ceduto lo 0,4%, in linea con le performance sottotono di Hong Kong (-0,7%) e Shanghai (+0,04%). In assenza di dati macro di rilievo, gli investitori restano cauti in vista dell’avvio delle contrattazioni USA, dove i future preannunciano una partenza poco mossa dopo una chiusura precedente di Wall Street lievemente negativa.

Materie prime contraddittorie: oro in arretramento a 4.485 dollari l’oncia (-1,5%) dopo il recente rally, mentre argento resta su valori elevati sopra i 75 dollari. Petrolio ben comprato: WTI sui 58 dollari (+2%), Brent vicino a 62 dollari, con il gas che si muove in leggero rialzo oltre i 28 euro/MWh.

Stabile il cambio euro-dollaro, poco sotto quota 1,18, segnale di un mercato valutario privo di spunti direzionali ma con l’attenzione rivolta alle prossime mosse delle banche centrali. Tra le altre notizie di spicco, Xenon alza il prezzo dell’Opa su Eles a 3,20 euro, segnando grande vivacità in ambito M&A. .

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