Notizie Nel Mondo - Notizie, affari, cultura Blog Technology «Piacevo a Carlo Verdone ma ero innamorata di Giannini. Mia figlia? Ha già vinto più premi di me»
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«Piacevo a Carlo Verdone ma ero innamorata di Giannini. Mia figlia? Ha già vinto più premi di me»


Monica Guerritore festeggia mezzo secolo di carriera. E la festeggia con un nuovo personaggio: Anna Magnani. «È un’idea che porto avanti da tre anni — racconta al settimanale Oggi — Gli occhi della Magnani, il suo sguardo, mi aiutarono a portare sul grande schermo La lupa, che lei aveva recitato a teatro. In quell’intensità riconosciamo la fatica di una donna e il suo sentimento tradito da Roberto Rossellini. Una meravigliosa interprete e l’amore di una madre per il figlio Luca colpito da poliomielite ».

Al settimanale Oggi confessa che «cercherò di mettere i miei passi nelle sue orme, per raccontare la parte in ombra.

Era un’attrice immensa. Creava i personaggi non sull’emotività, ma con lo studio e con la professionalità che dava forma al suo talento. Poi non le fu più permesso. Era troppo scomoda per il cinema italiano degli anni Sessanta». Un film dedicato ad Andrea Purgatori che non c’è più.

L’amicizia con Verdone

Poi in autunno tornerà con «Inganno, su Netflix e interpreterò nuovamente la moglie di Verdone, nella terza stagione di Vita da Carlo, prevista a settembre su Paramount+. Noi due siamo praticamente cresciuti insieme, la nostra è una lunga amicizia. Abbiamo una sintonia totale sulla scena e fuori dal set». Carlo Verdone non perdonò all’attrice una fuga con Alain Delon: «Povero, ci rimase male. Ero andata nel locale della capitale con lui e Christian De Sica. Forse a Carlo piacevo. Io avevo altro per la testa». Ma «con Delon — chiarisce con Oggi — non accadde nulla. Alain fu gentilissimo a coprirmi. Fece da schermo. La nottata la passai con Giancarlo Giannini. Ebbi una lunga storia con lui, che stava per separarsi. Non volevamo darci in pasto ai paparazzi. Delon fu la testa di legno».

Le figlie

Monica Guerritore ha due figlie Maria Fragolina e Lucia Lavia. La più piccola ha deciso di seguire il percorso dei genitori. «E ha già vinto più premi di me, che sono sempre stata considerata troppo eclettica». Oggi si sente «una madre possibile. Ci ho messo tanto impegno, compatibilmente con il lavoro. Ma ho amato molto fare la mamma, come amo tanto fare la nonna di piccola Tea, che ha cinque anni».Nonostante la sua carriera Monica Guerritore ha qualche rimpianto: «Sono stata vicina a interpretare la protagonista di Quell’oscuro oggetto del desiderio, di Luis Bunuel. Invece alla fine il maestro spagnolo preferì scritturare due attrici per lo stesso ruolo». Desideri? In genere, li realizzo. Non li metto sottochiave».

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