ROMA Una fuga in avanti. Poi il parziale dietrofront, che non basta a placare le polemiche. La Lega vuole rendere «raccomandati» e non più obbligatori i vaccini per i bambini. È questa in sostanza la proposta avanzata dal senatore del Carroccio Claudio Borghi in un emendamento al decreto sulle liste d’attesa all’esame di Palazzo Madama.
Vaccini, la Lega: «Stop obbligo per morbillo, rosolia e varicella ai minori. Siano solo raccomandati»
Un blitz che rispolvera gli umori no-vax del partito di via Bellerio e scuote un sabato politico apparentemente quieto. Scatena un terremoto, l’iniziativa leghista. Nell’emendamento Borghi — consigliere economico e fedelissimo del leader Matteo Salvini — chiede di abolire l’obbligo vaccinale per dodici vaccini usati per i bambini. Fra questi i vaccini contro parotite e varicella, rosolia e morbillo. Che dal 2017 la legge indica come obbligatori per poter iscrivere un bambino alla scuola d’infanzia. Il senatore è convinto che «l’obbligo del vaccino non funziona e crea solo rabbia». Tesi peraltro sostenute negli anni della pandemia del Covid-19. Basta e avanza per suscitare un turbinio di reazioni opposte lungo tutto l’arco politico. Gelida la maggioranza: il blitz non era concordato. E fa inarcare un altro sopracciglio alla premier Giorgia Meloni e nelle stanze di Palazzo Chigi.
È infatti l’ennesima fuga in avanti leghista in giornate delicate per il centrodestra al governo, mentre si decide il destino delle trattative europee. Un modus operandi già sperimentato nei giorni scorsi con un emendamento sulle concessioni dei balneari. Nessuna reazione dalle fila di Fratelli d’Italia e dalla sua leader. E se da Forza Italia Raffaele Nevi chiarisce come «la libertà di non vaccinarsi non possa ledere il principio della sicurezza sanitaria di tutta la popolazione», nettissimo è il giudizio del capo di Noi Moderati Maurizio Lupi: eliminare l’obbligo vaccinale «è una sciocchezza scientifica».
Nelle stesse ore della proposta leghista, Alberto Villani, responsabile della Uoc di Pediatria Generale e Malattie Infettive dell’Ospedale Bambino Gesù, ha lanciato una petizione sull’obbligo vaccinale contro il morbillo sciorinando gli ultimi dati: oltre 550 casi dall’inizio dell’anno, 13 morti «dimenticati» a causa della malattia dal 2017.
LE REAZIONI
In trincea tutte le opposizioni. Parla di «farneticazioni scientifiche per lucrare su qualche voto no-vax» l’ex ministro della Salute Roberto Speranza, che con i vaccini ha combattuto ai tempi del Coronavirus, gli fa eco chi lo ha preceduto al ministero, Beatrice Lorenzin: «È una follia». Nel merito, il blitz leghista torna sul campo di una vecchia battaglia di partito. Borghi, montato il clamore, ci tiene a precisare che si tratta di una battaglia personale, «preciso che l’emendamento è mio», dice in serata, in tempi non lontani Salvini e la dirigenza del Carroccio avevano sposato un’iniziativa simile.
Impossibile, tagliano corto fonti di FdI, che l’emendamento trovi conferma durante l’esame del testo sulle liste di attesa nella Commissione affari sociali di Palazzo Madama. Non c’è l’accordo sul contenuto, che divide anche in casa Lega. Ma soprattutto sul metodo: un altro blitz per sparigliare le carte in Parlamento che crea scompiglio nella maggioranza. Intanto la polemica è servita e travalica le aule parlamentari. Alzano la voce le associazioni di categoria dei pediatri, interessati da un passaggio della norma leghista che prevede che «un medico specialista» possa attestare come «un accertato pericolo per la salute» giustifichi l’esenzione dall’obbligo vaccinale del bambino.
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