Un caso più unico che raro quello che si è verificato a Zerba, il Comune più piccolo dell’Emilia-Romagna. Due candidati sindaco, due votazioni, nessuna delle quali è servita per dire chi ha la maggioranza. Dopo due perfetti pareggi il nuovo sindaco lo ha così deciso la carta d’identità: la legge prevede infatti che dopo la due parità sia eletto sindaco il candidato più anziano.
Ballottaggi, chi ha vinto? I 5 capoluoghi di Regione al centrosinistra. Il centrodestra si prende Lecce e Caltanissetta
La città
All’anagrafe sono segnate 71 persone, ma quelle che ci abitano in inverno sono una quindicina: molti sono emigrati all’estero, altri hanno qua la seconda casa, ma abitano nelle vicine città, soprattutto Milano e Piacenza, che distano un paio d’ ore di macchina. Quello che è successo è un piccolo ribaltone: Claudia Borré, titolare dell’unico bar/osteria del paese è stata vicesindaca negli ultimi cinque anni ed è stata sindaca per i quindici anni precedenti.
Sindaco
Prima di lei, per vent’anni, il sindaco era suo padre Giovanni Paolo. Dopo quarant’anni, quindi, la famiglia Borré perde la guida del Comune, pur senza aver mai perso le elezioni. Al primo turno si sono presentate due liste: una a sostegno di Borré (difficile un’esatta collocazione politica, anche se siamo nell’area del centrosinistra, come testimoniano le foto sui social con Stefano Bonaccini), l’altra di Giovanni Razzari. «Ogni voto conta», qui non è solo un retorico slogan elettorale e si sono mobilitati davvero tutti, qualcuno è anche arrivato dall’Argentina per votare.
Le votazioni
E’ finito 28 a 28, con una scheda bianca il cui autore sarebbe potuto essere l’ago della bilancia. La legge, in questo caso, prevede il ballottaggio che è finito nello stesso identico modo. Tutti i 57 elettori erano evidentemente molto convinti della loro scelta e nemmeno uno ha cambiato idea, sempre 28 a 28 con l’elettore neutrale che ha avuto un lampeggio di creatività che però non cambia il risultato: dalla scheda bianca è passato alla scheda nulla. Razzari, ingegnere in pensione originaria di Zerba, ma residente a Busto Arsizio è così diventato sindaco solo per l’ultimo criterio previsto dalla legge: l’età. Ha vinto le elezioni grazie ai suoi 73 anni, contro i 52 della sua sfidante.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leave feedback about this