22.05.2025
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Politics

per la tappa a Pompei ipotesi annullamento


Il G7 della Cultura — in programma in Campania dal 19 al 21 settembre — potrebbe non fare più tappa a Pompei. Sono arrivati fin qui i lunghi strascichi della vicenda Boccia-Sangiuliano, che ora rischia di far perdere alla città degli Scavi un’irripetibile vetrina internazionale su uno dei parchi archeologici più belli del nostro Paese. Anche perché l’appuntamento a Pompei, la città della «consigliera fantasma», sarebbe tra i più importanti del summit. Non è un caso che l’eventualità dell’annullamento sia stata subito smentita dal sindaco della città Carmine Lo Sapio, che nei giorni scorsi aveva dichiarato di conoscere Boccia e di stimarla. E che ieri, replicando alle indiscrezioni, si chiedeva: «Perché la tappa a Pompei dovrebbe saltare?».

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La risposta all’interrogativo di Lo Sapio, però, sta nello screenshot di una mail pubblicato da Boccia sul proprio profilo Instagram. Le informazioni contenute nella mail in questione sono delicate e, è il ragionamento, rischiano di mettere a repentaglio la sicurezza delle delegazioni internazionali. La missiva, inviata dal direttore del Parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel allo staff di Sangiuliano, vedeva infatti tra i destinatari anche Boccia. La donna, sempre con foto e documenti diffusi su Instagram, aveva dimostrato pure di essere presente ad incontri nei quali si sarebbe parlato del G7. Tutti elementi, questi, che fanno sorgere il timore che la «consigliera fantasma» — nei giorni di vicinanza a Sangiuliano — sia entrata in possesso di informazioni riservate e sensibili sul summit.

Ma il primo cittadino di Pompei è pronto a scommettere che non sia così: l’influencer ed esperta di moda non avrebbe mai preso parte ad alcuna riunione strategica sul G7. «A quelle col prefetto non ci vengono nemmeno i miei collaboratori — dice Lo Sapio — là non l’ho mai vista, non c’è stata, lo giuro sul mio onore di uomo». Versione che coincide con quella del ministro Sangiuliano.

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E, nonostante la stima per Boccia e la sua famiglia, la misura del sindaco è colma: «Sono giorni che mi tocca parlare di lei — continua Lo Sapio — spero che finisca presto, non ne posso più, è diventato un rompicapo». E liquida così la vicenda che da giorni monopolizza la cronaca politica: «Per me è una cosa che ha avuto lo spazio che doveva avere, sarebbe meglio concentrarsi su questioni più importanti da affrontare». Magari sulla candidatura — appoggiata da 80 Comuni — di Pompei a Capitale italiana della Cultura 2027, che è uno degli obiettivi. Interrogato poi sulle riprese della donna con gli occhiali-telecamera a Montecitorio, il primo cittadino di Pompei taglia corto: «Non credevo che Rosaria avesse tutto questo tempo e questa fantasia». Ma tant’è.

In ogni caso, un possibile annullamento della tappa pompeiana è escluso dal primo cittadino. «Ho controllato, nella casella Pec non c’è niente, nessuna comunicazione del Ministero — rassicura Lo Sapio — non mi risultano ripensamenti, per me resta valido il programma stabilito: visita agli scavi, a seguire concerto dell’orchestra Scarlatti e cena di gala». Se ci fosse un dietrofront sulla tappa «dovranno avvisarmi per forza — aggiunge — è compito mio emanare le ordinanze di chiusura strade per motivi di sicurezza». Nel caso in cui tutto dovesse saltare «accoglierò con amarezza l’eventualità — conclude Lo Sapio — però spero che questa vicenda ora finisca».

I più informati, nel frattempo, danno già la tappa a Pompei come sfumata a causa della diffusione dei dettagli organizzativi. Qualcuno ha pensato a una nuova tappa a Positano, che al momento non pare decollare. L’ipotesi più accreditata, in mancanza ancora di un’agenda ufficiale e in attesa di nuove riunioni operative, è di far svolgere il summit interamente a Napoli. Ma non c’è ancora nulla di certo. 

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