16.05.2025
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Economy

Pensione anticipata, premi aziendali per agevolare l’uscita dei dipendenti: le novità in manovra


I premi aziendali per agevolare l’uscita pensionistica, la rateizzazione del secondo acconto per le partite Iva o una diversa tassazione per le criptovalute. Nell’iter parlamentare — con gli emendamenti segnalati dai partiti — prendono forma le possibili modifiche alla manovra. Mentre in Senato, con i correttivi al decreto fiscale, si guarda ad aumentare i fondi per tagliare le liste d’attesa. Anche se l’attenzione di tutto il mondo politico è verso il nuovo taglio sull’Irpef, che dovrebbe entrare nel maxiemendamento del governo alla Finanziaria, da coprire con gli incassi del concordato preventivo biennale.

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Con Giancarlo Giorgetti impegnato in Brasile al G20, ieri ha ribadito la linea il viceministro all’Economia, Maurizio Leo. «Lo sforzo che tutto il governo, tutta la maggioranza sta cercando di mettere in piedi — ha spiegato davanti alla platea di Confesercenti — è ridurre il carico fiscale sul ceto medio, che si sta impoverendo. E lo dobbiamo fare con una misura che a noi sta molto a cuore, quella del concordato preventivo biennale». Da qui si spera di incassare 2,5 miliardi, guarda caso i fondi necessari per tagliare di due punti, dall’attuale 35 al 33 per cento, l’aliquota mediana che si applica ai redditi tra 28mila e 50mila euro. Anche se il viceministro ha sottolineato che si deve guardare, non solo ai redditi fino a 50 mila euro, ma «anche un po’ oltre fino a 60mila». Ma in questo caso servirebbero 4 miliardi. Bisognerà aspettare la chiusura dei termini per aderire all’operazione, cioè il 12 dicembre. A domanda su possibile stime sugli introiti, Leo ha risposto: «La palla di vetro non ce l’abbiamo, però speriamo di poter trovare il massimo di risorse perché è un obiettivo del governo». Il viceministro del Mef si è detto «assolutamente d’accordo sulla rateizzazione del secondo acconto fiscale» a favore dei lavoratori autonomi, chiesto dalla Lega. Aggiungendo, però, «bisogna trovare le risorse».

Tornando agli emendamenti alla manovra, continua il lavoro in commissione Bilancio per indicare i “segnalati”, quelli che potranno arrivare alla discussione finale in aula. Oggi si dovrebbe concludere questa operazione con le ultime proposte di Forza Italia e soprattutto di Fratelli d’Italia. Intanto la Lega ha depositato una norma per permettere che «l’onere per il riscatto» pensionistico possa «essere sostenuto dal datore di lavoro dell’assicurato destinando anche qualsiasi emolumento premiale o di incentivazione all’esodo stabilito d’intesa con il lavoratore». Queste risorse, quindi, si cumuleranno ai contributi già versati. Sempre il Carroccio ha chiesto di potenziare la flat tax per gli autonomi portando il tetto di reddito da 30mila a 50mila euro, di escludere le forze dell’ordine dal blocco del turnover al 75 per cento, di riportare il canone Rai a 70 euro, di stanziare 3 miliardi in più per il Ponte sullo Stretto e 108 milioni per le Olimpiadi invernali di Milano e Cortina, di ripristinare il bonus elettrodomestici e di riabbassare al 28 per cento la tassazione sulle cripto-valute. In attesa degli ultimi “segnalati”, Forza Italia torna alla carica per rafforzare l’aumento delle pensioni minime, alzare la spesa farmaceutica per l’acquisto diretto dei farmaci, e soprattutto, punta a ripristinare i limiti di fatturato (750 milioni di euro globali e 5,5 milioni di euro di ricavi in Italia) nell’applicazione della web tax. Da Noi moderati, a firma di Lorenzo Cesa, un emendamento per un bonus fino a 2mila euro per le famiglie con figli alle scuole paritarie. Il tutto mentre le opposizioni confermano di voler concentrare i loro correttivi su maggiori risorse alla sanità, salario minimo, congedi familiari paritari e patrimoniale.

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IN SENATO

Per gli emendamenti parlamentari della manovra il governo ha disposto una copertura di 120 milioni. Ma novità per la finanza pubblica e per gli strumenti di politica economica potrebbero arrivare con i correttivi al decreto Finanze in discussione al Senato. Tra le proposte depositate dai relatori, ecco la possibilità per le Regioni di utilizzare i fondi non spesi per il Covid per tagliare le liste d’attesa e «un rafforzamento» patrimoniale di 343 milioni per la nuova Ads (Autostrade per lo Stato), cioè il gestore in house voluto dal Mimit e controllato dal Mef che avrà in pancia le concessioni di società come Cav o Sitaf. Intanto, sul fronte della ricostruzione nelle aree dei crateri sismici, il commissario Guido Castelli ha firmato un protocollo con Sviluppo Lavoro Italia per rilanciare la formazione e l’occupazione. La ministra del Lavoro, Marina Calderone: «Si devono creare le condizioni per far tornare i giovani e farli lavorare bene».

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