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«Non sono una bulla». Paola Egonu si è dovuta difendere, intervenendo pubblicamente dopo la bufera che si è creata intorno a lei. Tutto è nato durante la partita tra Cina e Italia, durante la quale ha fatto un gesto a un’avversaria. Cosa è successo?
Ammonizione in campo
L’Italia ha vinto 3-0 il match di Nations League contro la Cina. La partita, però, è balzata alla cronaca anche per altro. Durante il terzo set, quando il punteggio era sul 9-7 per le Azzurrre, Dong Yuhan ha murato proprio Paola Egounu. La pallavolista è caduta a terra e dopo essersi rialzata si è andata verso la rete. Ha fissato l’avversaria e con un gesto della mano l’ha invitata ad avvicinarsi. Un atteggiamento che è valso l’ammozione da parte dell’arbitro. Solo i capitani possono parlare con gli avversari per chiarimento o richieste.
Poi sui social
La scena ha fatto molto discutere anche sui social.
La pallavolista ha replicato in una storia: «Tutto quello che volevo dire alla giocatrice cinese era di fare attenzione perché è caduta nella mia metà campo e questo poteva costituire un pericolo sia per me sia per lei. Mi vedete come una bulla ma volevo soltanto aiutarla visto che, in questo stesso modo, si è infortunata una sua compagna di squadra. E non mi importa essere stata murata in quell’azione, perché questa è la pallavolo». Dong Yuhan ricadendo avrebbe oltrepassato la rete e avrebbe colpito involontariamente Egonu.
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