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Nessun tavolo, non ci sono camerieri e neanche un ristorante fisico: ma piatti impeccabili arrivano direttamente a casa, puntuali e perfetti. Continua ad evolversi la trasformazione digitale nel mondo della ristorazione con Deliveroo, che ormai vede più del 10% dei ristoranti partner rappresentati da virtual brand. Si tratta di circa 3.000 insegne, presenti sulla piattaforma che conta oltre 25.000 partner attivi. Un’innovazione che consente ai ristoratori di affiancare alla loro offerta tradizionale anche un ristorante virtuale, disponibile esclusivamente su Deliveroo.
Deliveroo — Fondata nel 2013 da William Shu e Greg Orlowski, Deliveroo è oggi uno dei servizi di consegna più premiati al mondo. Collaborando con circa 178.000 ristoranti, negozi di alimentari e partner al dettaglio, e avvalendosi di 130.000 rider, Deliveroo offre un’esperienza di consegna on-demand che punta a essere la migliore del mondo. Con sede a Londra, la compagnia opera in 9 paesi, tra cui Belgio, Francia, Italia, Irlanda, Kuwait, Qatar, Singapore, Emirati Arabi Uniti e Regno Unito.
In Italia, dove la piattaforma è attiva da quasi dieci anni, Deliveroo ha saputo accelerare l’ascesa dei virtual brand. Questi rappresentano una soluzione che non solo aumenta l’efficienza e favorisce la crescita rapida, ma risponde anche alle nuove abitudini di consumo, sempre più orientate verso varietà, personalizzazione e praticità.
I virtual brand sono una vera e propria risorsa strategica per i ristoratori, che possono utilizzare la stessa cucina del ristorante tradizionale per creare un nuovo menù, introdurre una tipologia di cucina differente o offrire piatti pensati per rispondere alle esigenze specifiche della domanda locale. Un’opportunità flessibile e intelligente per espandere il proprio business e valorizzare la propria struttura.
«Il modello dei virtual brand è una risposta concreta alle esigenze dei consumatori: pratico, flessibile e in continua evoluzione — racconta Andrea Zocchi, General Manager di Deliveroo Italia -.
Siamo orgogliosi di accompagnare questa trasformazione, offrendo ai ristoratori una nuova opportunità di crescita e ai clienti un’esperienza gastronomica sempre più variegata e dinamica».
Oggi, sono oltre 250 le città italiane che ospitano almeno un virtual brand su Deliveroo. Da Milano a Torino, da Bologna a Firenze, fino a realtà più piccole come Isernia, Ferrara o Vibo Valentia, il fenomeno è ormai consolidato in tutta Italia. Le cucine più richieste? Poké, dessert, burger, cucina italiana, pizza e sandwich.
Tra i protagonisti di questa rivoluzione ci sono anche ristoranti stellati. Un esempio è WABY, ristorante giapponese guidato da Matteo Zhu, presente nella guida Michelin e con sede a Milano, che ha deciso di lanciarsi su Deliveroo con un menù pensato ad hoc per i clienti della piattaforma, sotto il brand virtuale BYWA.
«La nostra cucina punta sulla qualità dei prodotti e sulla ricercatezza. Siamo fieri di essere sulla guida Michelin e vogliamo che i nostri piatti arrivino a tutti attraverso Deliveroo. Il modello dei virtual brand ci ha permesso di concretizzare questo desiderio, perché è un’idea semplice e che funziona, unendo qualità e sostenibilità economica», afferma Zhu.
I virtual brand non sono solo una tendenza tecnologica, ma un vero e proprio cambiamento strutturale nel modo di fare ristorazione. E Deliveroo, ancora una volta, si trova in prima linea nel guidare questo processo di trasformazione.
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