19.12.2025
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«Oggi ti ammazzo». Cinque anni senza calcio per il giocatore già radiato dalla squadra


PORDENONE — È una decisione durissima quella assunta dal giudice sportivo territoriale in merito alla gara di calcio a 5 del campionato di serie C, disputata il 12 dicembre scorso tra Asd Calcetto Clark Udine e C5 Manzano, teatro di un grave episodio di violenza nei confronti del direttore di gara, Stefano Tomasetig della sezione di Udine. Alla luce degli atti ufficiali, dei supplementi arbitrali e degli accertamenti svolti, l’organo di giustizia sportiva ha disposto la perdita della gara per 1-5 a tavolino a carico della società ospitante, oltre a una ammenda di 150 euro per non aver garantito adeguate misure di tutela dell’arbitro e per non aver richiesto la presenza delle forze dell’ordine, come previsto dal regolamento. Sul piano disciplinare individuale, è stata inflitta una squalifica fino al 18 dicembre 2030 al calciatore del Calcetto Clark, Shimba Olamba Grance, protagonista della vicenda, mentre il capitano Wembolowa Yangala Fils è stato fermato per due giornate per essersi rifiutato di collaborare con il direttore di gara nell’allontanamento del compagno espulso.

Cos’è successo

I fatti risalgono al 17’ del primo tempo, quando Shimba, già ammonito, riceve il cartellino rosso per somma di ammonizioni. Alla notifica del provvedimento disciplinare, secondo quanto riportato nel referto arbitrale, il giocatore si sarebbe avvicinato al direttore di gara tenendo il pallone in una mano, appoggiando l’altra sul petto dell’arbitro e rivolgendogli ad alta voce espressioni ingiuriose. Invitato ad allontanarsi dal rettangolo di gioco, il calciatore avrebbe continuato a protestare senza abbandonare il campo. Per consentire la ripresa del gioco, l’arbitro avrebbe quindi richiesto l’intervento del capitano e del dirigente accompagnatore della società udinese. Se da un lato il dirigente si adoperava entrando in campo per cercare di allontanare il giocatore espulso, dall’altro il capitano avrebbe risposto che «non rientrava tra i suoi compiti» accompagnare fuori dal terreno di gioco il compagno. La situazione è così ulteriormente degenerata. Il calciatore espulso si sarebbe nuovamente avvicinato all’arbitro, reiterando le frasi ingiuriose e pronunciando una prima esplicita minaccia: «Io oggi ti mando a casa in ambulanza». A quel punto, dagli spalti sarebbe entrato sul rettangolo di gioco un altro tesserato della stessa società, non inserito nella lista gara, che avrebbe tentato di bloccare il giocatore per impedirgli di avvicinarsi ancora al direttore di gara. Il tentativo si è rivelato vano. Shimba si sarebbe infatti divincolato, tornando per la terza volta verso l’arbitro e cercando di colpirlo con il pallone mentre quest’ultimo era chino sul taccuino per annotare l’accaduto. Nel frangente, il giocatore avrebbe continuato a protestare ad alta voce, arrivando a proferire la frase «ti ammazzo». Solo a quel punto avrebbe abbandonato la tensostruttura dirigendosi verso gli spogliatoi, consentendo la ripresa della gara dopo otto minuti di sospensione. 

L’escalation

La tensione, tuttavia, non si sarebbe placata. A circa un minuto dalla fine del primo tempo, l’arbitro avrebbe notato il calciatore rientrare all’interno dell’impianto sportivo, posizionandosi nei pressi dell’accesso agli spogliatoi. Al termine della frazione, mentre la terna arbitrale si dirigeva verso l’uscita dal campo, il giocatore avrebbe rivolto nuovamente frasi intimidatorie al direttore di gara, ripetendo più volte: «Questa oggi è la tua ultima partita da arbitro». L’episodio più grave si è però verificato all’esterno del rettangolo di gioco, lungo il camminamento ciottolato e privo di illuminazione che conduce agli spogliatoi. Dopo essere stato trattenuto da un referente federale presente sugli spalti, il calciatore si sarebbe liberato e avrebbe colpito il direttore di gara con un violento pugno alla mandibola destra, facendolo cadere a terra e provocandogli una momentanea perdita di sensi. Soccorso dai colleghi, dal massaggiatore della squadra ospite e dal medico presente, l’arbitro è stato poi trasportato autonomamente al Pronto Soccorso di Udine, dove gli è stato diagnosticato un trauma contusivo con prognosi di sette giorni. Sul posto sono intervenute anche due pattuglie della Polizia di Stato, allertate immediatamente dopo l’accaduto. Il giorno stesso su decisione della delegazione regionale della Lnd Figc, le altre due gare in programma dopo la partita in questione, che è stata interrotta, erano state sospese per dare un forte segnale. Il presidente della Clark Giancarlo Tirindelli aveva fatto sapere che il giocatore è stato radiato dalla società. Non è escluso che il calciatore possa essere denunciato. 


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