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Le sue espressioni di preoccupazione — da tifosa sì, ma soprattutto materna e per questo ancor più giustificate — sono diventate iconiche e virali sui social da quando segue il figlio in giro per il mondo. Lei è Siglinde, mamma di Jannik Sinner, anche oggi in tribuna a Wimbledon per la finalissima contro Alcaraz. Appena le telecamere l’hanno raggiunta a inizio partita, su X è stato boom di tweet: «Siamo tutti pronti a soffrire con te», il tenore dei messaggi. Era seduta non accanto al papà, Hanspeter, che invece è nell’angolo di Jannik. E che più volte è stato inquadrato mentre esultava ai colpi vincenti di Jannik.
Fino alla gioia finale: prima l’ansia di Siglinde in mondovisione sul matchpoint, poi le lacrime e l’abbraccio con Sinner salito in tribuna per salutare i suoi genitori e tutto il suo staff.
Impossibile, in un momento così, trattenere l’emozione.
Chi sono Hanspeter e Siglinde, i genitori di Jannik Sinner
Hanspeter e Siglinde lavoravano al Rifugio Fondovalle (Talschlusshütte) in Val Fiscalina, lui come cuoco, lei cameriera: ora il papà è entrato nello staff del figlio, mentre la mamma gestisce la casa vacanza della famiglia «Haus Sinner» a Sesto Pusteria. «Cucina meglio di come gioca a tennis», aveva scherzato sul padre Sinner, che aveva poi spiegato a El Pais: «Tutti i giocatori si innervosiscono durante una partita, ma cerco di stare calmo perché le partite possono essere molto lunghe. Penso di doverlo ai miei genitori. Hanno molto rispetto per il loro lavoro e credo che mi abbiano trasmesso quella mentalità: rispetto per il lavoro, rispetto per tutti, impara ad accettare che in campo può succedere di tutto. La stessa cosa succede lì al ristorante: tutto può succedere e bisogna stare calmi».
La battuta al fratello Mark: «Oggi non c’era la Formula 1…»
Il campione italiano ha anche un fratello adottivo di tre anni più grande, Mark, al quale è molto affezionato. Mark Sinner è nato infatti in Russia nel 1998, a Rostov sul Don, ed è stato adottato dai Sinner quando aveva 9 mesi, due anni prima che venisse alla luce Jannik nel 2001: oggi è istruttore dei Vigili del Fuoco a Vilpiano, nei pressi di Bolzano, in Alto Adige. E a Mark ha rivolto una battuta commentando la vittoria: «Grazie anche a lui, oggi è venuto: non c’era nessuna gara di Formula 1…». Infatti dopo la finale di Roma lo aveva «bacchettato»: «Non è venuto perché era al Gp di Imola».
Quella volta in cui Siglinde ha lasciato il Centrale durante la partita
Indimenticabile l’episodio in cui Siglinde, negli ultimi Internazionali, ha abbandonato la tribuna del Centrale durante la partita con Tommy Paul, iniziata male dal figlio. E per la troppa ansia, mamma Siglinde ha preferito lasciare lo stadio per una passeggiata sul lungotevere Federico Fellini, dopo quel primo set scioccante perso 6-1. «Sono uscita, mi faccio un giro qui attorno e aspetto che finisca la partita. Non seguo mai le gare di Jannik tutte intere dal vivo, succede raramente. Preferisco stare davanti alla tv. Solo a Torino sono riuscita a vedere la finale e un po’ qualcosa dei turni precedenti. Mio marito è rimasto, lui non si fa mai problemi», aveva detto.
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