La Popolare di Sondrio riconosce le migliorie dal punto di vista economico dell’offerta lanciata da Bper. Ma continua a vedere «elementi di incertezza» nell’operazione che dovrebbe portare l’istituto valtellinese nell’orbita del gruppo emiliano.
La scorsa settimana la banca modenese aveva rilanciato alzando l’offerta di 452 milioni di contanti, proponendo una componente in denaro di un euro aggiuntivo per ogni titolo della banca valtellinese portato ad adesione.
Il consiglio d’amministrazione della Popolare di Sondrio, ieri, ha preso atto del rilancio e ha chiesto garanzie sulla valorizzazione delle persone che lavorano nell’istituto; sul mantenimento dei livelli occupazionali, sulla salvaguardia del legame con i territori di riferimento e sul sostegno allo sviluppo dell’economia valtellinese.
«Siamo lieti che la Popolare di Sondrio abbia riconosciuto il miglioramento delle condizioni economiche dell’offerta, che ha l’obiettivo di massimizzare il consenso sul progetto. Insieme saremo ancora più forti e presenti nei territori in cui operiamo e per i quali vogliamo essere il partner di riferimento per la crescita», ha commentato l’amministratore delegato di Bper, Gianni Franco Papa.
Nel frattempo, secondo le ultime comunicazioni fornite da Borsa Italiana, mentre ci si avvicina alla chiusura dell’offerta. l’istituto emiliano è salito al 22,3% circa del capitale della banca valtellinese. Oggi intanto sarà l’ultimo giorno in cui le azioni scambiate in Borsa potranno essere portate in adesione dell’offerta che chiuderà venerdì.
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