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L’attesa è finita. Jannik Sinner interviene in conferenza stampa dal Foro Italico in vista dell’esordio agli Internazionali di Roma, torneo che sancisce il ritorno in campo dopo la squalifica per il caso Clostebol. «Sono felice di essere tornato dopo tre mesi davvero lunghi — ha detto l’altoatesino -. Felice di condividere questo momento con i miei amici e la mia famiglia. Sono veramente sorpreso di vedere tanta attenzione».
Sinner, la prima conferenza a Roma
Sull’accordo raggiunto con la Wada: «Non volevo accettare i tre mesi di sospensione all’inizio, perché so quello che è successo davvero. Ma a volte bisogna accettare ciò che è meglio per noi in quel momento». Sinner ha poi parlato degli ultimi mesi: «Ho avuto tanta pressione in questo periodo, è stata una situazione dura. Agli Australian Open ho sofferto. Non giocare per tanto tempo non è il massimo».
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Il racconto di Jannik si fa poi più introspettivo: «All’inizio non guardavo le partite, ho ricominciato da Madrid per studiare i giocatori più interessanti. Sono felice di essere rimasto primo, ma soprattutto sono felice di essere qui e di poter giocare davanti ai miei fan». E poi, scherzando con i reporter, dice: «Anche se voi lo dite, io non ho una relazione».
«Dopo la squalifica ho sentito pochi colleghi»
Sinner parla anche del rapporto con i colleghi: «Il tennis è talmente individuale che ognuno ha tante cose da pensare.
Non mi sono sentito quasi con nessuno, solo un po’ con Draper e Sonego. All’inizio ho ricevuto qualche messaggio, poi nulla. Non c’è stata nessuna videochiamata con nessun giocatore, anche da chi me lo aspettavo. Ma è normale, ognuno vuole vincere».
«La cosa più bella sarà tornare in campo e vedere tutta la gente. Dall’altra parte so che ci sarà pressione. Non ho paura di andare in campo, sono solo felice di essere qua».
E sulla Sinner-mania: «Sono un ragazzo di 23 anni molto semplice. Sono bravo a giocare a tennis, ma non cambio il mondo. Il successo non mi cambia, sono partito da un paese di duemila persone in montagna. Sono una persona onesta, questo è forse molto apprezzato dalla gente».
«Obiettivo Parigi, qui per capire il mio livello»
«L’obiettivo è Parigi — ha ammesso Sinner -. Ora vogliamo vedere come va, penso a passare la prima partita. E’ difficile iniziare di nuovo un torneo, siamo molto tranquilli, sto bene fisicamente e mentalmente, riposato e quello pagherà da qua a fine stagione».
«Per un mese non ho toccato la racchetta»
Infine una rivelazione: «Per un mese non ho toccato racchetta. Appena ho iniziato a spingere mi sono uscite le vesciche sulle mani. Ma nel complesso sono felice di come sia andata. Non abbiamo avuto fretta, ci vuole tempo. Sono contento di come è andata e di come abbiamo gestito la vicenda».
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