14.05.2025
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obbligo casco da subito, ma per targa e assicurazioni serve un decreto


Tra i sanpietrini di Piazza Venezia e i semafori che portano al Colosseo, il primo giorno di applicazione del nuovo Codice della Strada, in vigore dal 14 dicembre, ha acceso discussioni tra scooteristi, automobilisti e conducenti di monopattini. In molti si aggirano ancora senza casco, smartphone alla mano, ignari o forse indifferenti alle nuove regole. Ma già fioccano le prime sanzioni. Le 36 nuove disposizioni introducono regole più severe riguardo a droghe, alcol e uso del telefonino alla guida, con pene che spaziano dalla multa salata al ritiro della patente. «Con più di 3.000 morti l’anno sulle strade italiane, il mio dovere è salvare vite», ha dichiarato il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, sottolineando l’urgenza di misure rigorose per arginare le morti in strada. «Il cellulare è la prima causa di incidenti, e chi guida ubriaco o drogato non può farla franca — continua il ministro — l’obiettivo non è fare multe, ma cambiare le abitudini. Come quando si impose la cintura obbligatoria e il casco, qualcuno si lamentava, ma ora lo si dà per scontato».

LE TESTIMONIANZE

Dalla mezzanotte di ieri sono iniziati anche i primi controlli capillari in tutta Italia. Nella capitale, però, il dibattito è animato: c’è chi approva e chi punta il dito contro l’applicazione pratica delle regole. Nei pressi dello Stadio Olimpico, per esempio, Giacomo è stato uno dei primi a sperimentare i tamponi antidroga. «Mi hanno chiesto di scendere dall’auto e mi hanno accompagnato in una roulotte attrezzata con infermiere e strumenti medici. Lì ho fatto un tampone alla lingua e, dopo un’attesa, mi hanno lasciato andare. Era un posto di blocco super attrezzato, una cosa che non avevo mai visto». Non tutti, però, condividono l’entusiasmo per i controlli. C’è chi come Giorgio, fermo al semaforo di via Cavour non approva: «In molti sapevano delle nuove regole ma non quali fossero. Non credo che queste norme risolveranno i problemi. Se mi tolgono la patente come faccio a lavorare? Sono multe pensate senza considerare le difficoltà delle persone comuni». Dall’altro lato c’è Francesca, che invece accoglie con favore le nuove regole: «Giustissimo restringere tutto. Bisogna prevenire, soprattutto l’uso di alcol e droghe alla guida. Anche i monopattini devono essere regolamentati, casco obbligatorio e targhe sono necessari. Però l’alcolock (un dispositivo che impedisce l’avvio di un’auto se il conducente ha un tasso alcolemico superiore al limite consentito. ndr.) mi sembra difficile da gestire, e forse ci vorrebbero più monitoraggio sulle strade».

Nuovo Codice della Strada, entrano in vigore le nuove norme su alcol, cellulare e monopattini

LE PRIME SANZIONI

Non solo Roma: già registrate le prime multe a Napoli, Firenze e Viterbo. La prima è stata inflitta di buon mattino nel capoluogo campano, in Corso Umberto: un automobilista, sorpreso con il telefono in mano, si è visto ritirare la patente per almeno sette giorni, oltre a una bella multa salata. A metà giornata i verbali sulla stessa infrazione erano già sei. A Firenze, invece, i riflettori si sono accesi sui monopattini. Sei conducenti sono stati sanzionati perché circolavano senza casco, tre nel centro storico e altrettanti fuori dalla Ztl. Le contravvenzioni, pari a 50 euro ciascuna, sono state le prime di una lunga lista che si prevede aumenterà nei prossimi giorni. Per ora, però, mancano ancora i decreti attuativi per targa e assicurazione, lasciando il quadro normativo incompleto. Il ministro dei Trasporti ha commentato anche questo aspetto del nuovo Codice, rispedendo al mittente le critiche: «Ci si organizza. A Parigi li hanno messi fuori legge, e altre amministrazioni di sinistra li hanno vietati. L’anno scorso, in Italia, ci sono stati 300 incidenti e 18 morti causati dai monopattini. Le nuove regole servono a prevenire tragedie, non a complicare la vita ai cittadini». A Viterbo, invece, un episodio singolare ha visto protagonisti due automobilisti in stato di ebbrezza. Poco dopo la mezzanotte, un uomo fermo con il motore acceso è stato trovato addormentato al volante. Risvegliato dagli agenti, ha tamponato la volante della polizia nel tentativo di ripartire. Pochi minuti dopo, una seconda macchina è arrivata a forte velocità, sbattendo su due auto ferme. Entrambi i conducenti avevano un tasso alcolemico superiore al 2%, più del quadruplo del limite consentito.

I MONOPATTINI

Ma la questione dei “famigerati” monopattini è quella più controversa. Il nuovo Codice impone l’obbligo di casco, targa e assicurazione per questi mezzi, ma in molti si chiedono come sarà possibile applicare tali regole. Emanuel, che usa questo veicolo ogni giorno per andare a lavoro da Piazza Vittorio a Largo Argentina, è uno dei pochi in regola: «Ogni mattina vedo troppe persone senza casco. Io lo indosso da sempre, per sicurezza personale. Alla fine costa solo 30 euro». Molti turisti, invece, sono rimasti sorpresi dalle nuove regole. Proprio come Nick, un accademico francese, che sfreccia tra le strade della capitale senza casco: «Sono un fan delle regole, ma non conoscevo questa restrizione. In Francia è d’obbligo. Dove posso comprarne uno adesso?». Anche una coppia di visitatori israeliani è rimasta sorpresa, spiegando che nel loro Paese i monopattini a noleggio sono dotati di un baule con caschi già inclusi. «Qui siamo caduti dalle nuvole. Non sapevamo di doverlo indossare». C’è chi però come Giuseppe vede nei nuovi divieti un’esagerazione: «Non penso che cambierà la pericolosità delle strade. Per ridurre gli incidenti ci vogliono servizi migliori per i cittadini: taxi più rapidi, mezzi pubblici efficienti. Sanzionare non basta».

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