07.09.2025
12 Street, Rome City, Italy
Politics

«Nove istituti su dieci non sicuri». La replica del ministero: interventi su 10mila edifici


Aumentano i fondi per l’edilizia scolastica: 10milioni in più all’anno, per i prossimi due anni. Sono risorse destinate a interventi di emergenza sulle scuole alle prese con danni importanti, ma anche alla manutenzione ordinaria e alle nuove costruzioni nei territori dove mancano strutture adeguate. Inizia oggi il nuovo anno scolastico e si preparano quindi a riaprire i battenti gli oltre 40mila plessi scolastici, presenti sull’intero territorio nazionale.

Ogni giorno, a partire da metà settembre, accoglieranno oltre 7 milioni di studenti e circa un milione tra docenti e personale tecnico e ausiliare. Otto milioni di persone quindi che, per studio o per lavoro, entreranno nelle 362mila classi previste. E che hanno il diritto di sentirsi sicuri tra quelle 4 mura. In che modo? Tramite interventi mirati di manutenzione ordinaria e straordinaria, come spesso accade su infiltrazioni e crolli nelle aule, e con le relative certificazioni necessarie. Ma la situazione è tutt’altro che semplice. Secondo un report di Tuttoscuola, elaborato sui dati relativi all’anagrafe dell’edilizia scolastica per l’anno 2024-2025, gli edifici scolastici italiani hanno un’età media di 60 anni.

Alcuni risalgono addirittura agli inizi del ‘900. La mappatura delle criticità è complessa ma dal report emerge che circa 9 edifici su 10 non hanno le certificazioni di sicurezza: sono infatti 36.088 gli edifici scolastici sprovvisti di una o più certificazioni che, invece, sono obbligatorie per legge. Si tratta di documenti che attestano, ad esempio, la valutazione del rischio, l’antincendio o gli avvenuti collaudi. Un allarme che riguarda 8 milioni di famiglie italiane.

IL PIANO

Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha assicurato che la situazione sta cambiando in quanto sono in corso interventi su oltre 10 mila edifici scolastici tramite i fondi del Pnrr e che, ad oggi, sono state avviate opere sul 22% del patrimonio edilizio scolastico. E si dovrà andare avanti su questa strada: si procederà infatti con nuovi lavori anche nei prossimi anni. Sono state già stanziate, infatti, nuove risorse: nel decreto scuola 45/2025 è previsto un incremento della dotazione del Fondo unico per l’edilizia scolastica di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026. Non solo, per le nuove costruzioni sono previsti stanziamenti per circa 820 milioni di euro destinati alle progettualità degli asili nido.

Il Piano asili nido è stato già avviato dal ministero ed è destinato ai Comuni che hanno bisogno di incrementare i posti negli asili perché restano al di sotto della media nazionale e devono invece raggiungere il 33% nella fascia 0-2 anni. Nuove strutture, dunque, per andare incontro alle famiglie e soprattutto alle donne che, dopo la maternità, senza l’aiuto di un asilo nido pubblico rischiano di perdere il lavoro. Quest’anno, inoltre, presso il ministero dell’Istruzione e del Merito si è insediato il gruppo di lavoro incaricato di redigere un manuale operativo per la promozione delle operazioni di partenariato pubblico-privato nell’ambito dell’edilizia scolastica. Il manuale dovrà fornire indicazioni utili agli enti locali, come Comuni e Regioni, e ai privati per la realizzazione di interventi di edilizia scolastica.


© RIPRODUZIONE RISERVATA


Leave feedback about this

  • Quality
  • Price
  • Service
[an error occurred while processing the directive]