13.11.2025
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«Non sto bene, sei stato il mio primo pensiero»


Peppe Vessicchio doveva andare a presentare il nuovo libro destinato ai ragazzi, Bravo bravissimo-La musica di Mozart il fanciullo geniale a Che tempo che fa. «Invece pochi giorni fa — racconta Fabio Fazio a Repubblica — mi avverte che deve rimandare di un paio di settimane perché aveva la tosse, non stava bene, una polmonite. Mi ha detto: «Sei stato il mio primo pensiero, ti volevo avvisare”. Gli ho risposto di non preoccuparsi, di rimettersi. L’ho salutato come sempre: ti aspettiamo Peppe». Invece il maestro è morto a 69 per una polmonite interstiziale.

Il ricordo di Fazio

«Sono veramente sconvolto», dice Fazio. «Era una persona dotata di grande garbo, gentilezza e eleganza.

Ricordo quando parlò del legame tra la natura e la musica, ci spiegò come ci fossero compositori che facevano crescere le piante, come i pomodori beneficiavano dell’ascolto di Mozart. Sa perché era amato da tutti? Perché aveva un modo tutto suo di spiegare le cose, pacato. Era colto e aveva la grazia. Mi fa impressione usare l’imperfetto. Adesso mi viene in mente che sorrideva sempre, mi resta questa immagine di lui che sorride».

La famiglia accanto a lui

Una vita trascorsa nel segno della musica e dell’amore silenzioso. Peppe Vessicchio, morto all’ospedale San Camillo di Roma, stroncato da una polmonite interstiziale precipitata rapidamente, ha avuto accanto a sé, fino all’ultimo istante, la moglie Enrica Mormile, la figlia Alessia, la nipote e le bisnipoti. È stata la famiglia, in una breve nota, a chiedere «riserbo» e ad annunciare che i funerali si svolgeranno in forma strettamente privata. Dietro la figura pubblica del maestro, sempre elegante e discreto, c’era un uomo legato profondamente alla sua famiglia e alla compagna di una vita.

La moglie

Con Enrica Mormile, conosciuta nel 1977 e sposata nel 1989, Vessicchio aveva costruito un rapporto saldo e lontano dai riflettori, protetto da un’intimità che entrambi hanno sempre difeso. Anche Enrica, di origini campane come il marito, è una donna di cultura: scrittrice, ha pubblicato due romanzi, «Il viale dei cancelli» (2019) e «Una vita nascosta» (2022), opere che raccontano sensibilità e introspezione, temi vicini alla delicatezza umana che il maestro trasmetteva con la sua musica. Una «famiglia al femminile», come amava definirla chi lo conosceva bene: donne forti, riservate e unite, che hanno accompagnato il direttore ‘orchestra nei suoi momenti di successo e nelle fasi più difficili. Oggi, nel dolore composto del loro silenzio, custodiscono l’eredità affettiva e artistica di un uomo che ha saputo unire rigore, talento e gentilezza.


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