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Il risveglio dei tifosi il giorno dopo Roma-Torino non è stato dei migliori. Dal 2 dicembre i giallorossi non venivano sconfitti in casa, in quel caso il giustiziere fu proprio Gian Piero Gasperini. E il ko interno – arrivato dopo le prime due vittorie – ha creato qualche malumore all’inizio della settimana che porta al derby, in programma domenica.
La polemica sulle scelte di Gasperini
La principale critica per il tecnico è sulla formazionale iniziale. «Una squadra che fa fatica a segnare non può giocare senza centravanti», si legge sui social o si ascolta nelle radio che oggi sono state prese d’assalto più del solito da parte dei tifosi delusi per la sconfitta di ieri.
Ferguson e Dovbyk sono partiti fuori, poi nella ripresa è entrato solamente l’irlandese che però non ha inciso. Il tridente leggero composta da Dybala, Soulé ed El Aynaoui non ha convinto e a partire dal derby si tornerà al vecchio 3-4-2-1. Un esperimento mal riuscito che difficilmente verrà riproposto in futuro. Servirà del tempo per vedere la mano di Gasperini su questa squadra, soprattutto in attacco dove a Bergamo era abituato a viaggiare su altri numeri realizzativi. Nelle prime tre con la Roma sono state due le reti, mai così male per il tecnico di Grugliasco dal 2015. Ma sul banco degli imputati non c’è solamente Gasperini.
Infatti, in molti lo difendono e attaccano le scelte sul mercato di questa estate. L’allenatore aveva chiesto l’ormai famoso esterno sinistro ma non è stato accontentato. E ieri è entrato in campo Tommaso Baldanzi, un giocatore che fino a poche ore prima della fine del calciomercato era già con la testa a Verona. Neanche El Shaarawy ha dato il suo contributo e Bailey è ancora ai box. I titolari steccano e le riserve non aiutano. E contro la Lazio rischia di rimanere fuori anche Dybala per un risentimento muscolare alla coscia sinistra.
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